A scuola con zaino, libri, astuccio e...machete. Protagonista della vicenda surreale, che sembra quasi tratta da un film ma che sarebbe invece avvenuta sul serio nelle scorse ore nel Comune di Comacchio (in Emilia Romagna, provincia di Ferrara) è uno studente di 14 anni, che dovrà rispondere adesso di porto abusivo di armi e oggetti atti all’offesa della persona. Stando a quanto riportato dai media locali, l'episodio in questione sarebbe avvenuto in un istituto professionale situato a Lido degli Estensi, una frazione della realtà comunale comacchiese. Lo stesso che il ragazzo frequentava ormai da qualche tempo, dopo aver terminato le scuole medie. E anche quella mattina vi si sarebbe recato come al solito, per seguire le lezioni, senza lasciar trasparire nulla.
Si prospettava perciò una giornata scolastica come tante altre all'apparenza, non fosse per il contenuto della cartella del giovane: a quanto pare, dallo zainetto che portava con sè sporgeva quello che aveva tutta l'aria di essere il manico di un coltello di notevoli dimensioni. Ad accorgersi del potenziale pericolo sarebbe stata una docente, che dopo un primo sguardo lanciato distrattamente verso di lui non riusciva a credere ai propri occhi. Dopo aver osservato con maggior attenzione la sporgenza "anomala" dello zaino ed essersi resa conto con preoccupazione di come potesse effettivamente trattarsi di una vera e propria arma bianca, ha provveduto ad allertare le forze dell'ordine. La donna avrebbe quindi messo al corrente i carabinieri della scoperta e dei suoi timori, chiedendo l'invio di una pattuglia per verificare in via definitiva i suoi sospetti e sgomberare così il campo da ogni dubbio. A seguito della segnalazione pervenuta, i militari dell'Arma avrebbero quindi varcato l'ingresso dell'edificio e si sarebbero subito diretti verso l'aula nella quale si trovava l'adolescente.
Avrebbero interrotto la lezione ed esternato l'intenzione di perquisirne la borsa. E al termine della perquisizione, i timori dell'insegnante si sono rivelati più che fondati: accanto ai testi scolastici, si trovavano infatti un grosso machete. E sotto quest'ultimo, anche un tirapugni di metallo. Strumenti (requisiti dagli operatori) che il quattordicenne avrebbe potuto utilizzare in caso di discussione con i coetanei, mettendone a repentaglio l'incolumità.
Alla luce di quanto emerso, la dirigente scolastica ha dunque pensato a convocare i genitori del giovanissimo, spiegando loro l'accaduto. E l'alunno è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, al quale nelle prossime settimane dovrà dare una risposta circa il proprio comportamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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