"Il 14 non riapriamo". Ora la Azzolina è nei guai

Mancanza di banchi, aule e insegnanti. Molti presidi chiedono ai sindaci il rinvio della riapertura

"Il 14 non riapriamo". Ora la Azzolina è nei guai

Lucia Azzolina nei guai. Ancora una volta. Facile infatti che diverse scuole decidano di non riaprire il prossimo 14 settembre. I presidi degli istituti scolastici lamentano diverse mancanze. E mancano solo 5 giorni alla fatidica data. L’associazione presidi avrebbe intenzione di chiedere il rinvio dell’inizio delle lezioni. “È evidente che per riaprire in sicurezza è necessario che alcuni problemi vengano risolti”, pensare di farlo in tempo è alquanto impossibile. Con ogni probabilità il termine del 14 settembre non verrà rispettato ovunque. Molti presidi stanno inviando proprio in questi giorni mail ai primi cittadini delle loro città per chiedere il rinvio della riapertura al 24 settembre.

Il presidente Antonello Giannelli ha spiegato che “tutto il personale scolastico è fortemente impegnato per la riapertura delle scuole. A quanto sappiamo, la consegna dei banchi monoposto, gli unici in grado di garantire il distanziamento, è in grave ritardo. Altre due criticità importanti sono quelle delle aule, perché gli enti locali non le hanno reperite ovunque, e l’assegnazione piena dell’organico, ovvero dei docenti da assumere per assicurare il servizio”. Ha quindi concluso sottolineando che sarebbe opportuno valutare eventuali ragionevoli differenziazioni locali, sulla base di accordi tra enti locali e consigli di istituto.

Ogni regione può decidere la riapertura

Nel Lazio sono diversi i presidi scolastici che stanno chiedendo a gran voce ai sindaci di poter far slittare la riapertura dei loro istituti scolastici. Sarà compito dei primi cittadini decidere cosa fare. Calabria, Puglia e Sardegna hanno deciso in autonomia di aprire il 24 settembre, come in loro pieno diritto. Anche Abruzzo e Basilicata si sono aggiunte. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, due giorni fa ha firmato una ordinanza che rinvia la riapertura delle strutture scolastiche, andando così ad accettare la richiesta dei sindaci e dei sindacati della scuola.

Come reso noto dal ministero dell’Istruzione, la data del 14 settembre era stata scelta lo scorso giugno ma resta comunque facoltà delle singole regioni decidere se far slittare o meno l’inizio delle lezioni. I problemi strutturali non mancano e vengono accusati sia il ministero che gli Enti locali. Secondo quanto emerso, molti banchi non sarebbero ancora stati consegnatai. Mancherebbero inoltre insegnanti e aule a disposizione.

Oggi, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, durante un'informativa sulle modalità di ripresa dell'anno scolastico il 14 settembre, ha tenuto a precisare che "il 14 settembre non si gioca la partita maggioranza-opposizione". In questo caso loa maggioranza verrebbe senza dubbio battuta.

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