50mila euro per uccidere un leone. È caccia a un bracconiere spagnolo

Un esemplare di tredici anni, parte di un programma dell'università di Oxford, ammazzato e decapitato

Il leone Cecil filmato a Hwange, nello Zimbabwe
Il leone Cecil filmato a Hwange, nello Zimbabwe

Se si dovesse fare una classifica degli animali selvatici più noti d'Africa, Cecil, un leone di tredici anni, finirebbe sicuramente nelle prime posizioni. L'animale, immortalato in innumerevoli documentari e fotografie, è stato a lungo il soggetto di un programma dell'università di Oxford, prima di essere ucciso da un turista spagnolo che avrebbe pagato una grossa ricompensa a una guardia forestale.

Attrazione del parco nazionale di Hwange, nello Zimbabwe, Cecil è stato trovato senza la testa né la pelle. L'animale indossava un rilevatore GPS che aveva permesso ai ricercatori di Oxford di seguirlo dal 1999. Sarebbe stato attirato fuori dal parco, dopo un lungo inseguimento, e ucciso con un arco da caccia.

Un dettaglio importante, quello della lunga caccia all'animale, perché normalmente i leoni che vivono all'interno del parco non possono essere abbattuti e portarli fuori dalle aree protette è uno stratagemma comunemente utilizzato dai bracconieri.

Il cacciatore di frodo che ha ucciso Cecil sarebbe uno spagnolo, che ha versato una grossa ricompensa - si parla di 50mila euro - per comprarsi il tacito assenso di una guardia forestale locale.

Johnny Rodrigues, presidente del Zimbabwe Conservation Task Force, ha spiegato al Guardian che il problema non è soltanto l'uccisione di un animale tanto importante da diventare un simbolo del Paese, ma pure che ora si possono tranquillamente dare per morti anche i suoi

cuccioli, a cui gli altri esemplari maschi difficilmente permetteranno di vivere.

Se due persone che hanno accompagnato il turista durante la caccia sono finite in manette, si cerca ancora lo straniero responsabile dell'uccisione.

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