Abusi sessuali al convento di San Pio

La donna ha raccontato la storia alle Iene : "Sono stata molestata in cucina". La replica: "Tutte falsità, la denunciamo per calunnia"

Abusi sessuali al convento di San Pio

I Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo in una nota si definiscono "costernati" e respingono "con forza le deliranti affermazioni, diffamatorie e calunniose, esposte durante la trasmissione Le Iene del 26 marzo, costruite sulla base delle dichiarazioni di una ex dipendente del Convento di San Giovanni Rotondo, sig.ra Anna Verde, licenziata per giustificato motivo, rese dopo essersi vista respingere in due gradi di giudizio il relativo ricorso presentato dinanzi al giudice del lavoro". Nel corso della trasmissione la donna ha raccontato di aver ricevuto attenzioni sessuali e di aver subito il mobbing da parte di un frate del convento. Tali dichiarazioni, tra l’altro, - si sottolinea nella nota - "sono state abilmente corroborate da ritagli di interviste con domande ’nocivè a un sacerdote di 88 anni, ricoverato da oltre 20 anni nell’infermeria annessa al Convento, e a due Frati Cappuccini della Sicilia, che hanno dimorato a San Giovanni Rotondo solo per pochissimi giorni e che hanno riferito racconti della
ex dipendente". "L’inverosimiglianza di tali dichiarazioni - sostengono ancora i Frati Cappuccini - emerge chiaramente dalle circostanze di tempo e di luogo esposte, che rendono la versione fornita non solo priva di qualsiasi fondamento, ma anche illogica e poco credibile". "Gli episodi narrati a carico di un presunto frate, di cui è ignoto il nome (ad oggi non ci risulta nessun frate indagato nè imputato), si sarebbero infatti verificati - sottolineano ancora i Frati - in un luogo di passaggio del convento, sempre frequentato da frati e personale laico nelle diverse ore della giornata".

"Risulta, invece, - continua la nota - che un dipendente laico del Convento è imputato per presunte molestie in danno della citata ex dipendente, ma non è stata ancora celebrata la prima udienza dibattimentale. A seguito di tale denuncia, comunque, i Frati hanno aperto un procedimento disciplinare a carico del dipendente, che ha fornito ampie giustificazioni negando ogni addebito. Eventuali provvedimenti saranno presi solo a seguito della conclusione del giudizio". Si precisa, inoltre, "che non vi è alcun nesso tra il licenziamento della dipendente (avvenuto a novembre del 2013) e il procedimento penale che narra di fatti che sarebbero accaduti nell’anno 2010 e in aprile del 2012 (denunciati nel luglio 2012), così come appare parimenti strumentale aver dichiarato che i frati hanno privato dell’abitazione la ex dipendente, lasciandola in mezzo ad una stradà.

In realtà, si tratta semplicemente della scadenza naturale di un contratto di locazione, prevista per il mese di giugno 2015, rispetto alla quale la proprietà ha formulato una proposta di nuova locazione ad un canone corrispondente al valore di mercato". "Le gravi e calunniose dichiarazioni della ex dipendente - si conclude - costringono i Frati Minori Cappuccini a sporgere denuncia per calunnia, a tutela della loro onorabilità ed integrità morale".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica