Aereo precipitato in Etiopia, tra le vittime l'assessore regionale Tusa. Il ricordo dei colleghi

Il ricordo di chi ha lavorato con l'assessore Tusa. Il governatore Musumeci in contatto con la Farnesina: "Sono distrutto. Ho perso un amico", Sgarbi: "Resterà la sua gentilezza".

Aereo precipitato in Etiopia, tra le vittime l'assessore regionale Tusa. Il ricordo dei colleghi

Nell'incidente aereo di questa mattina c'era anche l'assessore siciliano ai beni culturali, Sebastiano Tusa, che da Addis Abeba stava raggiungendo la capitale del Kenya, Nairobi, per una missione dell'Unesco.

Non sono mancati i messaggi di cordoglio di chi ha lavorato a stretto contatto con l'assessore regionale, a partire dal governatore Nello Musumeci. "Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell'Unità di crisi del ministero degli Esteri: l'assessore Sebastiano Tusa era sull'aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto. È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell'Isola".

Tra le vittime dell'aereo caduto nei pressi di Addis Abeba "c'era anche un uomo delle istituzioni, un uomo di profonda cultura che aveva fatto della sua domenica di riposo una qualsiasi altra giornata di lavoro, allo scopo di promuovere l'immagine della Sicilia all'estero, per adempiere al suo ruolo di assessore ai Beni Culturali. Ciao Sebastiano, è stato un onore conoscerti e lavorare con te". Lo scrive su Facebook il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè. "Morire di domenica mentre stai tornando da un impegno di lavoro può sembrare paradossale - dice Miccichè -. Eppure c'è tanta gente che lavora di domenica. Molti non ci crederanno, ma ci sono anche i politici, i parlamentari, i rappresentanti delle istituzioni il cui lavoro spesso li porta ad essere impegnati anche quando altri riposano davanti la tv o pranzano in casa con la famiglia". Un messaggio di cordoglio arriva anche dal sindaco Leoluca Orlando. "Una notizia sconvolgente che mi ha rattristato profondamente. Avevo incontrato Sebastiano Tusa solo due giorni fa con dei giornalisti tedeschi interessati a conoscere il suo lavoro per la cultura a Palermo e come sempre lo avevo trovato appassionato, sorridente e disponibile - racconta -. La nostra Regione perde un professionista di grandissimo spessore, un vero luminare nel suo campo che ha dedicato la sua vita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico, profondo conoscitore e promotore del valore dell'arte come motore di sviluppo sociale".

Archeologo di fama internazionale e sovrintendente del Mare, Tusa, era diventato assessore regionale ai beni culturali dopo le dimissioni di Sgarbi nell'aprile del 2018. Il padre di Sebastiano, Vincenzo, morto nel 2009, è stato a sua volta archeologo, soprintendente alle Antichità della Sicilia occidentale dagli anni '60 fino a metà degli anni '80 e considerato il "padre" del sito archeologico di Selinunte. Sebastiano Tusa era anche docente di Paletnologia all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e ha curato diversi scavi e ritrovamenti, a Pantelleria e a Mozia. Ha fatto parte anche dell'ufficio Unesco di Venezia e si è occupato della realizzazione dei siti archeologici in Albania. L'assessore Tusa si trovava in Africa perché impegnato in un progetto dell'Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme alla moglie. E lo stesso Vittorio Sgarbi ha voluto ricordare Tusa. "Resta il suo pensiero - ricorda Sgarbi - l'intelligenza, la disponibilità ad ascoltare, la gentilezza, e tanti studi, tante ricerche sospese, tanti sospiri di conoscenza. In pochi casi l'archeologo, lo scienziato si era fatto politico con tanta naturalezza, continuando a vedere le cose, la storia e il mondo senza calcoli e strategia, per amore della bellezza, per la certezza che il mondo antico in Sicilia era ancora vivo. Potevano risorgere sculture, rinascere kouroi, uscire Venere dall'acqua. E come vive la storia con noi, vive anche lui oltre la sua apparente fine".
Sono decine i messaggi di cordoglio. "Tusa persona capace e perbene. Alle famiglie delle vittime la mia vicinanza e il mio cordoglio", dice il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Un assessore capace e un uomo sensibile, sempre attento alle istanze dei lavoratori e concentrato sulla valorizzazione di un settore, quello dei Beni culturali, centrale per la nostra amata Sicilia. Perdiamo un grande professionista", dice Paolo Montero, segretario generale della Cisl Fp Sicilia. "Nel corso del suo mandato come assessore, Tusa era stato vicino alle iniziative del Centro La Torre e, presente venerdì scorso alla videoconferenza sul femminicidio promossa dal Centro Studi, aveva preso l'impegno di presenziare alla pulizia della lapide che i ragazzi effettueranno a ridosso del 30 aprile, anniversario dell'uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo", scrive il centro Pio La Torre. E ancora, "una tragedia che lascia senza parole, l'aereo dell'Ethiopian caduto oggi in Africa spezza tante famiglie e ci porta via una delle persone migliori della Sicilia - afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all'Assemblea regionale siciliana -. Sebastiano Tusa, archeologo visionario e assessore del governo siciliano, va via da questo mondo lasciandoci atterriti. Piangiamo una persona di grande livello che abbiamo apprezzato e che si è fatta stimare per la competenza, la serietà, la generosità e la buona volontà, caratteristiche, queste, che rendono speciali gli uomini". "Una tragedia immane, stento ancora a crederci - afferma Carmelo Pullara, presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti Idea Sicilia all'Ars -. Persona perbene e dignitosa, che ha sempre mantenuto un profilo basso nel suo lavoro ma di grande sostanza e concretezza. Essere stati a contatto con lui è stata una crescita umana sotto tutti i punti di vista".

Sulla morte degli otto italiani è intervenuto via Twitter anche il premier Giuseppe Conte.

"Oggi è un giorno di dolore. Nell'aereo della Ethiopian Airlines precipitato dopo il decollo da Addis Abeba vi erano anche nostri connazionali. Ci stringiamo tutti ai familiari delle vittime rivolgendo loro i nostri partecipi, commossi pensieri".

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