Alberobello, spaccio di droga a scuola

Un gruppo di giovani appena maggiorenni è finito in manette poiché spacciava droga e perseguitava gli ex clienti

Alberobello, spaccio di droga a scuola

Il gip del Tribunale di Bari - su richiesta della locale Procura della Repubblica - ha emesso un'ordinanza di misura cautelare eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Monopoli a carico di nove giovani poco più che maggiorenni. Questi sono ritenuti responsabili a vario titolo di concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate e danneggiamento. Due persone sono finite in carcere, tre invece si trovano ai domiciliari con obbligo di firma. Si tratta di residenti nel comune di Alberobello e nelle province di Brindisi e Monza-Brianza. Il provvedimento è stato emanato a seguito dei risultati investigativi raccolti dagli uomini dell'Arma su un gruppo dedito allo spaccio di droga nel centro cittadino di Alberobello e nei paesi limitrofi.

L'indagine è stata avviata nell'aprile dello scorso anno in seguito alla denuncia per lesioni di un consumatore abituale di stupefacenti. Quest'ultimo aveva deciso di non rifornirsi più dagli indagatati. Ma, non ammettendo essi una simile presa di posizione, iniziarono a perseguitarlo, in un primo momento con minacce e intimidazioni - tra cui atti vandalici presso la sua abitazione - poi con un violento pestaggio.

Immediata e approfondita l'attività investigativa condotta dai militari. Essa ha permesso di appurare l'esistenza di una comitiva di giovani che da poco aveva raggiunto la maggiore età e già nota per piccoli precedenti specifici quali smercio di droga sintetica (ketamina), leggera (marijuana e hashish) e cocaina. Le attività di spaccio avvenivano prevalentemente nei pressi della villa comunale cittadina e negli istituti scolastici superiori. È stata altresì documentata una circostanza nella quale gli arrestati avevano ceduto alcune dosi di cocaina durante un rave party organizzato in provincia di Lecce. Come è emerso dalle interrogazioni alle quali sono stati sottoposti, i giovani coltivavano l'obiettivo di divenire i pricipali referenti sul territorio di codesta attività illecita.

La clientela, composta perlopiù da studenti, poteva contare su una rete di fiancheggiatori in grado di prestare loro soccorso in caso di eventuali malesseri dovuti all'uso eccessivo di sostanze.

Agli ex clienti, invece, non veniva fornito alcun trattamento di favore. Questi, anzi, subivano continue e dure ritorsioni. Sono state sequestrate dosi di droga per un peso complessivo di circa 80 grammi, nonché due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

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