Allarme comunioni: boom di positivi tra gli under 14

A maggio +20% di positivi tra i bambini. Il contagio è avvenuto in famiglia e non a scuola

Allarme comunioni: boom di positivi tra gli under 14

Si sa, maggio è il mese, oltre che dei matrimoni, anche delle comunioni e delle cresime. Proprio queste avrebbero portato a una impennata di contagi tra i più giovani, gli under 14, in particolare nella fascia di età compresa tra i 10 a i 14 anni. Secondo quanto emerso, a maggio ci sarebbe stato già il 20% in più di positivi giovanissimi rispetto allo scorso gennaio.

Come riportato da Il Messaggero, Pier Luigi Bartoletti, segretario della Fimmg di Roma e Lazio, la Federazione Italiana Medici di Famiglia, ha spiegato che“è necessario prestare la massima attenzione perché per questa categoria non c'è il vaccino. Se da una parte è vero che i più giovani hanno sintomi lievi, dall'altra è importante evitare che la situazione sfugga al controllo”. Una prima avvisaglia c’era stata negli istituti scolastici romani subito dopo le festività pasquali, con un aumento dei link familiari, che avevano portato in ogni scuola ad avere almeno una classe in quarantena. Ma lì si parlava di contagi avvenuti probabilmente durante i pranzi in famiglia. Nella prima settimana di aprile erano in tutto 21 le classi in isolamento. La settimana dopo il numero era salito fin quasi a quota 100 e lì è rimasto, addirittura peggiorando negli ultimi 15 giorni anche nelle scuole elementari e medie.

Contagi in famiglia

Valeria Sentili, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Francesca Morvillo di Tor Bella Monaca, ha spiegato che “in accordo con la Asl abbiamo dato il via a un'accurata ricerca per risalire all'origine dei contagi”. All’interno dell’Istituto si è arrivati a chiudere prima quattro sezioni e poco dopo un plesso, a causa dell’aumento esponenziale dei contagi. Sono quindi partite le indagini epidemiologiche con tanto di tamponi molecolari a cui sono stati sottoposti tutti i bambini.“I risultati comunicati dalla Asl ci ha confermato che il focolaio non era a scuola ma si trattava di link familiari. Eravamo certi che il contagio non fosse avvenuto in aula, dove vengono rispettate alla lettera tutte le norme sanitarie. Ma per riprendere l'attività didattica abbiamo dovuto attendere l'ok della Asl” ha tenuto a precisare la preside Sentili che da ieri ha riaperto in presenza tutte le sezioni.

Dito puntato su comunioni e cresime

A quel punto è bastato incrociare le date e i contagi per arrivare alla soluzione del dilemma. Non ci sarebbero dubbi: la colpa è data dalle comunioni e dalle cresime che sono state riprese proprio nelle ultime due settimane di aprile. Infatti i contagi sarebbero ristretti alle famiglie e interesserebbero proprio i bambini under 14. Il segretario Bartoletti ha spiegato che in alcuni casi sono state proprio le famiglie dei bambini a parlare delle celebrazioni a cui avevano partecipato. “Abbiamo registrato un aumento in termini numerici, ma i link rispetto al passato, sono molto più circoscritti. I nuovi focolai insomma, sono tutti in famiglia. Cioè fratelli e genitori che si contagiano tra loro ma siamo preoccupati. È importante ricordare che in questo momento è quella la fascia che resta scoperta dal programma vaccinale. I bambini non possono, almeno per ora, avere alcuna copertura. La nostra raccomandazione è di prestare la massima attenzione in famiglie e rispettare, pure in casa e per quanto possibile, le norme sanitarie”. Per esempio mantenendo la distanza di sicurezza.

Importante poi per i genitori dei bimbi effettuare un tampone ai primi sintomi e mettersi in quarantena. In questo modo si eviterà che il contagio riparta senza controllo. Pfizer-Biontech sta studiando e ultimando i vaccini per i bambini, ma per il momento non vi è ancora nessun siero sul mercato per i più piccoli.

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