La storia di quella ragazzina di quindici anni che si era ubriacata durante un'assemblea d'istituto e, subito dopo, era stata presa di mira da alcuni compagni, che l'avevano umiliata e derisa, era finita su tutti i giornali. La scuola, il Liceo artistico Petrocchi di Pistoia, ha usato la mano pesante, sospendendo gli studenti rimasti coinvolti nella brutta storia, compresi quelli che si erano limitati a guardare la scena, senza intervenire. Ora, però, arriva un "colpo di scena". L'avvocato di due degli alunni sospesi ha presentato un esposto in Procura per denunciare la scuola e i professori. Come si legge su L'Arno.it l'avvocato Fabio Maria Galiani, del foro di Roma, parla di "palese illegittimità del procedimento disciplinare celebrato e delle sanzioni irrogate". E aggiunge che i provvedimenti adottati sono "sproporzionati” e "ingiusti".
È chiaro che questa mossa non farà che riaccendere le polemiche su una brutta storia che poteva considerarsi chiusa. Ma che invece chiusa non è ancora, almeno per ora.
"È una cosa che poteva accadere a tutti - aveva raccontato al Quotidano nazionale la ragazza vittima dell'aggressione - e dovrebbe essere solamente una
lezione per tutti i ragazzi che vogliono esagerare. Su queste cose non si scherza, io ho rischiato la vita e me ne sono pentita". E aveva aggiunto: "Le scuse in questo caso non possono fare molto, sono abbastanza inutili".
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