La Corte di Strasburgo ha rigettato la richiesta del governo italiano di esprimersi nuovamene sul caso di Amanda Knox, dopo la condanna per aver violato i diritti di difesa all'imputata. Nella sentenza odierna, che rende quindi definitiva quella emessa contro l'Italia a gennaio scorso, la Corte dei diritti umani ha ribadito, all'unanimità, che c'erano stati una violazione dell'atto procedurale dell'articolo 3 (divieto di tortura o trattamento degradante).
In particolare, la Corte ha dichiarato che la Knox non aveva avuto goduto del diritto di un'indagine capace di far luce sui fatti e di appurare realmente le sue responsabilità. Knox è stata definitivamente assolta in via definita per l'omicidio di Meredith Kercher.
Lunedì 18 giugno, il governo italiano aveva richiesto alla Corte per i diritti umani di Strasburgo che si potesse tornare a pronunciarsi sul caso Kercher.
A gennaio, inoltre, la Corte di Strasburgo aveva riconosciuto che l’Italia ha violato il diritto alla difesa di Amanda Knox durante l’interrogatorio del 6 novembre 2007 in merito al processo per la morte di Meredith Kercher.
La Corte europea dei Diritti dell'uomo aveva così condannato l'Italia a versare 10.
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