Gli ambientalisti si incollano alla statua di Boccioni: "Ripeteremo azioni simili"

Prima è stata la Primavera di Botticelli, poi la statua di Umberto Boccioni: gli ambientalisti promettono nuovi blitz nei musei per incollarsi alle opere d'arte

Gli ambientalisti si incollano alla statua di Boccioni: "Ripeteremo azioni simili"

Ancora un'azione contro un museo da parte degli attivisti e ambientalisti estremisti di Ultima Generazione, che sembrano interessati più che altro a far parlare di sé con azioni eclatanti per supportare idee utopiche e irrealizzabili. Dopo l'assalto alla Primavera di Botticelli, è stato il turno della statua Forme uniche di continuità nello spazio, scultura capolavoro di Umberto Boccioni, esposta al Museo del Novecento di Milano. Se a Firenze il manipolo di attivisti si era limitato a incollare le proprie mani al vetro di protezione del quadro, a Milano hanno utilizzato lo stesso sistema ma sul basamento in marmo della scultura, la cui importanza è testimoniata dal fatto che sia stata rappresentata sul retro della moneta da venti centesimi di euro.

Con questi blitz nei più importanti musei italiani, che mirano a sollevare l'attenzione sulle loro ideologie utopiche e irrealizzabili, gli attrivisti chiedono di bloccare immediatamente la riapertura delle centrali a carbone in Italia e di cancellare immediatamente i progetti di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale. Davanti a una crisi energetica senza precedenti e con un inverno che si preannuncia bollente, non a livello climatico ma di tensioni sociali, i giovani di Ultima Generazione avanzano simili proposte. Dallo scoppio della guerra è chiaro a tutti che si rende necessaria un'attività di indipendenza del Paese dalle forniture russe nel più breve tempo possibile per garantire all'Italia la continuazione delle attività industriali ma anche il riscaldamento delle abitazioni. Pretendere che l'Italia non si adoperi in questo modo, sfruttando le risorse a sua disposizione in un arco temporale di breve-medio termine, e chiedere che gli investimenti vengano fatti esclusivamente sulle risorse rinnovabili significa non avere consapevolezza di quanto sta accadendo nel Paese.

"Abbiamo intenzione di ripetere azioni di disobbedienza come quella di oggi a Milano anche nei prossimi giorni", ha detto Mosè Vernetti, membro di Ultima Generazione.

Una minaccia conclamata alla luce del sole, che lascia presagire all'orizzonte mesi complicati di manifestazioni e di scioperi. Fortunatamente, gli attivisti di Milano sono stati rapidamente fermati dalla sicurezza e allontanati dal Museo del Novecento.

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