Due soli autobus per 110 passeggeri appena scesi dall'aereo che si sono ritrovati, quindi, ammassati ed assembrati in attesa del trasporto al gate d'uscita, come se questi sette mesi di pandemia non ci avessero insegnato un bel nulla.
Perché non c'è il finger?
Incredibile ma vero quanto accaduto poche ore fa all'aeroporto di Catania Fontanarossa al sottoscritto e ad altri 109 passeggeri del volo Alitalia AZ1739 del 23 ottobre in servizio da Roma Fiumicino allo scalo etneo. In epoca di pandemia ci si aspetterebbe, innanzitutto, che non siano necessari gli autobus per il trasporto dei passeggeri ma che si possa scendere, comodamente e distanziati, con il finger, il passaggio che porta direttamente dall'aeromobile al gate di uscita. In quel momento, sullo scalo catanese, a parte un aereo della compagnia Ryanair, tutti gli altri finger erano assolutamente liberi.
Due bus per 110 persone
Atterrato intorno alle 11.30, dopo un'ora di volo, l'aereo si ferma su un'area di sosta lontana dal terminal. Si rendono necessari, quindi, gli autobus. Ma è al momento della discesa dei passeggeri che, tutti quanti, rimaniamo tra l'incredulo ed il basito: gli autobus previsti per 110 persone sono soltanto due, ciò significa che ne dovrebbero salire 55 per ognuno dei due mezzi. Come fanno 55 persone a stare in piedi e mantenere il distanziamento previsto di un metro e mezzo? È, ovviamente, impossibile.
Come dimostra il video girato da noi, non esiste alcuna distanza di sicurezza tra le persone dentro l'autobus che, invece di partire immediatamente per poi tornare a prendere gli altri passeggeri ed evitare assembramenti, rimane fermo in attesa che tutti i passeggeri siano saliti anche sull'altro mezzo. Follia o incoscienza?
"Io lì non entro, scendete tutti!"
Ogni secondo che passava la tensione era sempre più palpabile: come si può vedere dal filmato c'è un signore che, da subito, si era rifiutato di mettere piede sul bus rimanendo all'esterno e protestando contro gli addetti aeroportuali presenti in quel momento: "Io lì non entro! Ma è assurdo! Vi rendete conto come siamo ammassati?". E poi, rivolgendosi ai passeggeri all'interno, ha esclamato più volte "scendete, scendete tutti!"
Il suo invito è stato accolto da più di una decina di persone che ha deciso di scendere giù scaldando immediatamente l'atmosfera: a gran voce è stato richiesto l'arrivo di un altro bus, la gente si è rifiutata di risalire sui due ancora presenti. "Ma sono matti, ma non ci ha insegnato nulla il virus?", ha urlato ironicamente un passeggero guardandosi attorno.
Alla fine, finalmente, i due bus si sono messi in moto verso il terminal meno stracolmi di gente grazie al buonsenso dei passeggeri che hanno deciso di rimanerne fuori in attesa di un'altra corsa. Si è resa necessaria anche la polizia aeroportuale, arrivata poco dopo nell'area di sosta, per comprendere la situazione e riportare un po' di serenità.
Probabilmente, è la Sac Service, l’azienda di servizi dell’Aeroporto di Catania che gestisce le strutture di supporto del traffico aeroportuale e dei trasporti in genere che dovrebbe prevedere, di volta in volta, un adeguato servizio a chi arriva e chi parte.Purtroppo, questa mattina, l'adeguato servizio non c'è stato. Sarà stata una casualità? Sicuramente si, o almeno speriamo che sia così.
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