Anche l'Istituto Gramsci difende il Family Day

Giuseppe Vacca, filosofo marxista, presidente della Fondazione istituto Gramsci: "Non è una piazza reazionaria"

Anche l'Istituto Gramsci difende il Family Day

"Io penso che sia un bene che la legge sulle unioni civili passi. Ma si deve risolvere il nodo della stepchild adoption: trovo fondate le osservazioni di chi dice che può essere un modo surrettizio per introdurre la maternità surrogata, l'utero in affitto". A dirlo, in una intervista al Corriere della Sera, è Giuseppe Vacca, filosofo marxista, presidente della Fondazione istituto Gramsci.

"Definire il Family Day reazionario è assolutamente improprio. Su come regolare le questioni della vita non si può applicare la coppia progresso-reazione. Quella folla esprime un modo di vedere la famiglia che appartiene a una vasta parte della società italiana", dice Vacca. Che poi, alla domanda se abbiano ragione i manifestanti del Family Day, risponde: "Sul punto sì, il problema c'è".

Infine, il presidente della Fondazione Gramsci aggiunge: "La sinistra sbaglia a fare dei diritti individuali il fulcro della sua azione politica.

La sinistra subisce una deriva nichilista, in termini marxisti la definiremmo spontaneista, non è più capace di grandi visioni sul mondo, dalle guerre ai conflitti economici. Assolve mediamente i suoi compiti nazionali, ma sui grandi scenari mostra un impoverimento culturale che genera analisi povere".

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