Ancona, l'inchiesta: "Migliaia di biglietti venduti. Ma capienza per 469 persone"

Tra le cause della tragedia di Ancona anche i ticket venduti. Si indaga per omicidio colposo. Locale sotto sequestro

Ancona, l'inchiesta: "Migliaia di biglietti venduti. Ma capienza per 469  persone"

Dopo la tragedia, si cercano le cause. Quanto accaduto al Lanterna Azzurro Clubing di Corinaldo, in provincia di Ancona, accende i riflettori sulle serate nei locali e soprattutto sul business legato ai biglietti che vengono venduti non rispettando però la capienza effettiva delle discoteche. Secondo quanto è trapelato, proprio gli uomini dell’arma avrebbero accertato che ieri sera erano stati venduti circa 1.400 biglietti, mentre il locale avrebbe un’agibilità per 469 persone. Gli inquirenti, però, stanno cercando di appurare quante persone fossero effettivamente presenti quando si è scatenato il panico. Il locale è stato posto sotto sequestro, mentre prosegue l’attività del Ris.

Troppe persone rispetto alla capienza

Sul sovraffollamento della discoteca nel momento della tragedia erano già emerse alcuni indizi già nelle prime ore della mattinata. Era stato lo stesso ministro degli Interni, Matteo Salvini, a parlare delle possibili cause della tragedia: "Nell’area c’era una sostanza che infastidiva, si parla di puzza di ammoniaca e si parla di spray urticante. È molto probabilmente vero che all’interno del locale c’era più gente, molta più gente del permesso. E su questo sono in corso dei riscontri". Una tesi questa che col passare delle ore si fa sempre più concreta. I Ris intanto stanno cercando la bomboletta spary da cui tutto sarebbe partito. Una sostanza urticante al peperoncino avrebbe scatenato il panico spingendo la folla fuori dal locale dove poi hanno ceduto i parapetti vicini alle uscite di sicurezza.

Il precedente

In questa fase di indagini gli investigatori stanno valutando se sia ipotizzabile un collegamento tra la tragedia avvenuta nella notte al 'Lanterna Azzurra' di Corinaldo, che ospitava il concerto di Sfera Ebbasta, e un episodio analogo avvenuto nel gennaio 2017 a pochi chilometri di distanza, in una discoteca di Senigallia dove suonava, peraltro, lo stesso trapper. La discoteca era il Mamamia: era da poco trascorsa la mezzanotte quando qualcuno spruzzò spray urticante tra la folla. Il personale riuscì ad aprire immediatamente le porte di emergenza ma tre giovani rimasero comunque intossicati.

Locale sotto sequestro

Adesso le indagini cercheranno di accertare, anche grazie a decine di video postoi sotto sequestro, come sono andate davvero le cose all'interno della discoteca. I morti per il momento sono 6, i feriti circa un centinaio.

Ma di questi almeno 8 sono in gravi condizioni e si trovano ricoverati nell'ospedale di Torrette. Fuori dal nosocomio i genitori di questi ragazzi che hanno visto la morte in una serata che doveva essere solo un momento per stare in compagnia tra la musica di Sfera Ebbasta.

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