Ladri di olive colti con le mani nel... sacco. Ma la proprietaria li ringrazia

Arrestati dai carabinieri hanno evitato alla vittima del furto l'impiego (e le spese) di manodopera per la raccolta

Ladri di olive colti con le mani nel... sacco. Ma la proprietaria li ringrazia

Bastoni, teloni, trattori e rimorchi. I ladri di olive colti sul fatto, nottetempo, nelle campagne di Andria, in provincia di Bari, dai carabinieri erano ben equipaggiati. Convinti di agire, non visti, nell'oscurità sono stati colti in flagranza di reato proprio appena avevano finito di raccogliere il loro bottino nei teloni.

Non è la prima volta che accade. Spesso le olive, nella stagione olearia, sono oggetto di furti sistematici e ripetuti. A separare le terre dalla strada, in Puglia, ci sono solo dei muretti a secco. I ladri possono avere vita facile. Le olive sono poi rivendute nei frantoi.
Proprio per l'intensificazione dei controlli nelle campagne, da parte dei militari dell'Arma, ai ladri di Andria è andata male.
Venti quintali di olive che erano stati sottratti da un appezzamento di terreno di proprietà di un'imprenditrice del luogo.

A parte l'attrezzatura puntuale, i malviventi, evidentemente, non erano alle prime armi e conoscevano la zona perché tutti di Andria. Con loro portavano anche le “scuotitrici”, mezzi meccanici che aiutano a scuotere gli ulivi più rapidamente rispetto alle antiche verghe.

Inutile il tentativo dei ladri di giustificarsi con i carabinieri dichiarando di aver ottenuto l'autorizzazione da parte della proprietaria che, invece, era ignara di tutto. Il finale di questa vicenda è un po' paradossale, sorprendente, non privo di ironia.

La padrona del terreno ha inopinatamente ringraziato chi le aveva rubato le olive per il lavoro svolto "gratuitamente". La raccolta, infatti, le sarebbe costato un ingaggio di manodopera con le conseguenze in termini economici facilmente prevedibili.

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