"Non lasciatemi solo" pare abbia chiesto ai suoi fedeli Don Antonio Agresti durante la messa la sera del Giovedì santo. Nella chiesa Santa Maria Addolorata delle Croci di Andria, in Puglia, il sacerdote ha svelato ai parrocchiani di aver subito minacce. " Ti massacriamo di botte, qui comandiamo noi" sembrano avergli detto due giovani che lo hanno raggiunto con una moto mentre il religioso si recava all'oratorio.
Dice di non avere paura il "prete di frontiera", come ama definirsi, lui che è sempre dalla parte degli ultimi da vent'anni, con alcuni progetti ambiziosi. Si ipotizza che questo suo impegno possa averlo fatto entrare nel mirino della malavita. Ma denunciare quanto gli è capitato è la dimostrazione di una urgente attenzione che le autorità locali devono prestare al caso. Intanto la polizia ha avviato le indagini per capire chi sono gli autori di un simile gesto.
Conosciuto da tutti, don Antonio ha sempre cercato di portare avanti il suo impegno sociale ad Andria, dove è parroco.
Lo scorso Gennaio aveva donato a papa Francesco, nella Sala Nervi, durante l’udienza del mercoledì, una maglia della squadra "Fidelis Andria" e una bottiglia di olio extravergine pugliese prodotto nell'ambito del progetto "Senza sbarre" che mira al reinserimento degli ex detenuti ma anche ad un carcere alternativo per chi deve scontare la residua parte della pena.Tanti i messaggi di vicinanza e sostegno inviati a don Antonio Agresti, anche da alcuni politici della Regione.
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