In Italia, si sa, la burocrazia è inflessibile. Ma quando si tratta di sanzionare gli ultimi, molto spesso diventa ancora più rigorosa. A Roma, ad esempio, un clochard padovano è stato sanzionato con 343 euro di multa per non aver effettuato la revisione dell'auto dove vive ormai da anni. E che, naturalmente, non avendo nemmeno i soldi per la benzina, non può nemmeno spostarsi praticamente mai.
Il cinquantacinquenne Roberto P. si è trasferito da Padova nella capitale ormai da sei anni e da tempo soggiorna nella sua auto - che costituisce anche la sua unica proprietà - in un parcheggio nei pressi di San Lorenzo al Verano. Una quarantina di giorni fa, però, il suo veicolo è stato controllato dalla polizia municipale: la patente era regolare, dal libretto di circolazione risultava mancante l'ultima revisione. E, a rigore, è arrivata la multa. Che, seppur calcolata con l'importo minimo, ha provocato non poche polemiche.
In favore del senzatetto si è infatta schierata Agitalia, un'associazione di professionisti del diritto che ha aiutato Roberto a presentare ricorso contro la sanzione: "È oggettivo che la revisione è obbligatoria e gli è stata comminata anche la multa più bassa visto che il massimo previsto è di 1500 euro - spiega al Mattino di Padova Andrea Pallante di Agitalia - Ma la sua situazione è particolare: non ha alcun introito, se non il lavoro saltuario di bracciante, non possiede nulla se non quell’auto. Non ha nemmeno i soldi per la benzina."
Roberto insomma non ha pagato la revisione
dell'auto in cui vive per ripararsi dal freddo unicamente perché non aveva il denaro necessario. La sanzione, si sostiene quindi nel ricorso, è giuridicamente valida "ma assurdamente ed eticamente ingiusta".
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