È stato arrestato nella notte il conducente del minivan che si è schiantato ieri contro un camion sulla A1, nel tratto tra Arezzo e Monte San Savino in direzione di Roma. Nell’incidente sono morte due bambine di 8 mesi e 10 anni e i nonni dei piccini mentre altre 7 persone sono rimaste ferite.
L’uomo, un 30enne di origine sinti e padre delle due giovani vittime, è stato fermato dalla Polstrada con l’accusa di omicidio stradale: sarà interrogato lunedì prossimo dal pm di Arezzo, Roberto Rossi che ieri si era recato sul luogo dell’incidente. La tragedia è avvenuta sulla carreggiata sud dell’Autosole nei pressi dall’aerea di servizio di Badia al Pino non lontano dal punto dove l’11 novembre del 2007 si è consumato il dramma di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio colpito da un colpo di pistola sparato da un agente della polizia stradale.
L’arresto del conducente del minivan è avvenuto all’ospedale San Donato dove l’uomo era stato portato per accertamenti. Il 30enne non ha riportato ferite ma era sotto choc per quanto avvenuto e, per questo, a lungo non in grado di parlare. L’uomo è risultato negativo all’alcoltest. Al momento l’ipotesi più probabile è che il 30enne, al volante da molte ore, abbia perso il controllo del mezzo perché colpito da stanchezza.
Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto il minivan, su cui viaggiavano 8 persone, procedere a zig zag e schiantarsi prima contro un tir che si trovava fermo e interamente collocato all’interno della piazzola di sosta di emergenza e poi anche contro un’altra auto.
Lo scontro è stato violentissimo e ha rischiato di coinvolgere altri mezzi: una delle vetture coinvolte nell’incidente è andata completamente distrutta. La polizia ha esaminato i rottami delle auto che erano dispersi nell'arco di duecento metri.
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