Arrestata la donna che ha ucciso lo chef Andrea Zamperoni. Si chiama Angelina Barini ed è una maitresse di 41 anni l'assassina dello chef lodigiano morto a New York una settimana fa. La polizia ha intercettato la prostituta a seguito di una chiamata anonima giunta alle autorità verso le ore 20.30 di mercoledì sera.
Stando a quanto riporta il Daily News, la donna avrebbe cercato con ogni mezzo di impedire agli agenti di fare irruzione al Kamway Lodge, l'ostello del Queens dove si sarebbe consumata la tragedia. Dentro una delle stanze, nascosto in un bidone della spazzatura, ci sarebbe stato il corpo dello chef di Cipriani Dolci. A quanto pare, la donna avrebbe cosparso la stanza di incenso per coprire l'odore del cadavere, un dettaglio che, alla luce dei fatti, lascerebbe pensare che Zamperoni sia morto la notte stessa della scomparsa.
Secondo la versione che l'assassina ha riferito agli agenti, Andrea l’avrebbe pagata per fare sesso e lei gli avrebbe dato dell’ecstasy liquido miscelato al Fentanyl, un potentissimo oppiaceo. Dopo averlo assunto, lo chef sarebbe poi svenuto senza mai più risvegliarsi. Le voci equivoche di cui ha riferito un'ospite della struttura, il giorno dopo l'assassinio, potrebbero essere quella della maitresse e di presunti complici che discutevano su come disfarsi della vittima. Il suo protettore, infatti, non le avrebbe consentito di chiamare la polizia suggerendole, invece, di fare a pezzi il cadavere e poi nasconderlo. I filmati delle telecamere di sorveglianza mostrano, non solo Angelina Barini con Zamperoni ma anche altri due uomini della cui morte è accusata la quarantunenne. Per questi ultimi casi, la donna dovrà rispondere in tribunale il prossimo settembre.
"Le cause esatte della morte non saranno rese note fino alla prossima settimana — fa sapere al Corriere della Sera Aya Worthy Davis, dell’ufficio del Chief Medical Examiner — abbiamo completato l’autopsia, ma abbiamo bisogno di indagini supplementari, da quelle tossicologiche a quelle su cervello e cuore.
Abbiamo prelevato campioni di tessuto, non avevamo ragione di trattenere il cadavere". Dunque, stando a quando si apprende dalle dichirazioni del medico legale, il rientro in Italia della salma potrebbe avvenire in tempi brevi.
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