Arresti domiciliari per Bisignani: presunte irregolarità per gli appalti a Palazzo Chigi

Coinvolto anche l'ex generale dei Carabinieri Antonio Ragusa. I fatti riguarderebbero presunte irregolarità negli appalti per i servizi informatici e di sicurezza

Luigi Bisignani
Luigi Bisignani

Scattano gli arresti per Luigi Bisignani e per l'ex generale dei Carabinieri Antonio Ragusa, nell'ambito dell'inchiesta per le presunte irregolarità negli appalti per i servizi informatici e di sicurezza a Palazzo Chigi. I fatti risalirebbero al 2010, quando Ragusa era a capo del Dipartimento per le risorse strumentali della Presidenza del Consiglio. Nei confronti di Bisignani l'accusa è di frode fiscale, mentre a Ragusa sono contestati i reati di turbativa d'asta e corruzione. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Paolo Ielo, e rientrano in uno dei filoni del cosiddetto "Caso P4". Nella vicenda è coinvolto anche un imprenditore per cui è stata emessa una misura interdittiva.

In passato Bisignani era già rimasto coinvolto in altre vicende giudiziarie: nel 1994 fu arrestato su richiesta della Procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta Enimont, e nel 1998 fu condannato in via definitiva a due anni e sei mesi, venendo tra l'altro radiato dall'Ordine dei giornalisti. In tempi più recenti, il suo nome è stato accostato all'inchiesta sulla cosiddetta P4, una presunta associazione a delinquere che avrebbe operato nell'ambito della pubblica amministrazione e della giustizia con l'obiettivo di "gestire e manipolare informazioni segrete o coperte da segreto istruttorio, oltre che di controllare e influenzare l'assegnazione di appalti e nomine, interferendo anche nelle funzioni di organi costituzionali".

Bisogna tuttavia aggiungere che in relazione a tale indagine i magistrati hanno stabilito l'insussistenza degli indizi per il reato di associazione per delinquere. L'indagine, partita a Napoli, è stata successivamente trasferita alla Procura di Roma per competenza territoriale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica