Una Superluna da non perdere. Questo il parere degli astrofisici che, ieri sera, hanno invitato tutti a rimanere col naso all'insù, per ammirare la grandezza e la luminosità del satellite alto nel cielo. Un evento unico: perché, anche se lo spettacolo delle Superlune si rinnova periodicamente, quella di ieri sera era speciale, dato che si trovava a "solo" 356.761 chilometri dalla Terra. Solitamente, la sua distanza è di 30mila chilometri in più.
Il 2019, oltre a essere il 50esimo anniversario del primo sbarco sulla Luna, viene considerato l'Anno della Luna: è iniziato con l'eclissi, a gennaio, e, dopo lo spettacolo di ieri sera, anche per il 19 marzo è prevista un'altra Superluna.
L'astronoma della Nasa, Mitzi Adams, ha spiegato come si verificano questi fenomeni: "l'orbita della Luna attorno alla Terra non è circolare, ha una forma ovale o ellittica, con la Terra leggermente spostata rispetto al centro" e, di conseguenza, "ci sono due estremi di distanza di ogni orbita:
l'approccio più vicino, noto come perigeo, e il più lontano, o apogeo". Quando il satellite si trova nel punto più vicino ed "entro un giorno circa dall'essere piena", si mostra alla Terra più luminosa e più grande del solito.
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