Avellino, attentato al palazzo vescovile: fermato un sospettato

Al momento si contano tre feriti: la bomba artigianale era composta da tre bombolette di gas da campeggio

Avellino, attentato al palazzo vescovile: fermato un sospettato

Paura ad Avellino, precisamente in Piazza Libertà, dove tre forti esplosioni hanno provocato il panico generale. La deflagrazione è avvenuta nell'atrio del palazzo vescovile e ha provocato tre feriti: è rimasto colpito anche Carlo Mele, il direttore della Caritas diocesana. Alcuni residenti della zona hanno riferito come l'onda d'urto abbia fatto tremare i vetri delle proprie abitazioni. L'episodio si è verificato verso le ore 17.00: al momento non si hanno aggiornamenti circa le condizioni di salute delle persone coinvolte.

Mele ha ricostruito così la vicenda: "All'inizio pensavamo avessero incendiato il portone, poi abbiamo scoperto che si trattava di un ordigno. Io, un agente della Polizia Municipale e un passante che stava provando a spegnere le fiamme, ne abbiamo pagato le conseguenze". Il fatto è avvenuto mentre il vescovo stava per uscire: "Eravamo venuti a prenderlo, poi abbiamo visto le fiamme e quindi aperto mezzo portone. A quel punto c'è stata l'esplosione. Per fortuna l'altra anta del portone non si è aperta, altrimenti sarebbe potuta andare peggio". Il direttore non riesce a darsi una spiegazione su quanto avvenuto: "È strano anche l'orario dell'attentato, alle ore 17, quando Piazza Libertà è piena di gente. Questo mi fa pensare che abbia voluto esternare una sofferenza. Non provo risentimento verso di lui, anzi sono pronto ad incontrarlo per ascoltare le sue ragioni".

Fermato un sospettato

Intanto alcuni vigili urbani hanno provveduto a fermare un uomo sulla quarantina, sospettato di essere il colpevole dell'attentato: il presunto responsabile è stato condotto al comando della Polizia Municipale dove verrà interrogato. Stando a quanto appreso dalle prime ricostruzioni, sarebbe esplosa prima una sola bombola attirando l'attenzione di chi era presente all'interno dell'edificio in questione: si tratterebbe di una bomba artigianale composta da tre bombolette di gas da campeggio.

Sull'episodio è intervenuto Carlo Sibilia, sottosegretario all'Interno: "Ho saputo della deflagrazione dell'ordigno rudimentale avvenuta nei pressi del palazzo vescovile di Avellino. Ringrazio la Polizia Locale e la Questura che ho avuto modo di sentire: sono a lavoro per stabilire le responsabilità dell'accaduto. Mi auguro che non ci siano feriti gravi.

La cosa importante è poter decisamente escludere pericoli legati a piste terroristiche. C'è il massimo dell'attenzione. Il mio pensiero va anche al vescovo per questi momenti convulsi: a lui un abbraccio caloroso".

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