Un grave episodio di bullismo si è verificato nella mattinata di lunedì nella centralissima corso Vittorio Emanuele ad Avellino. Alcuni ragazzini, davanti all’istituto scolastico in Viale Italia, si sono impadroniti con la forza dello zainetto di uno studente di 14 anni e, forse solo per uno stupido gioco, lo hanno trattenuto allo scopo di farsi seguire dalla impotente vittima.
Il giovane, infatti, ha provato in tutti a riprendersi il suo bene contenente il necessario per la scuola ma i piccoli prepotenti hanno fatto in modo che il ragazzo li seguisse fino alla villa e poi nelle adiacenze della Chiesa del Rosario dove, non ancora pienamente soddisfatti per la loro malefatta, lo hanno aggredito fisicamente.
I bulli hanno spinto prima a terra il 14enne e poi gli hanno preso il portafoglio con dentro 5 Euro. In un ultimo gesto di umiliazione, la piccola somma sottratta è stata subito spesa in un vicino bar davanti agli occhi della vittima.
Alcuni passanti, però, si sono accorti di quanto stava accadendo ed hanno richiamato l’attenzione della polizia municipale che stava transitando proprio in quel momento lungo la via. Le indagini svolte dagli agenti hanno portato all’individuazione di 3 minorenni, con una età compresa tra i 16 e i 17 anni, autori dell’aggressione e di un maggiorenne.
Come ha spiegato il Colonnello Arvonio “questi ragazzi non frequentano la scuola come dovrebbero, vivono in contesti familiari sensibili in cui l’esigenza di aggregarsi e formare branco è ritenuta per loro importante, fondamentale. Presi singolarmente, per quanto abbiano un comportamento deviante, non hanno una caratura criminale ma sicuramente questi comportamenti non sono da sottovalutare”.
Il Colonnello ha, infine, concluso lanciando un accorato appello rivolto ai giovani vittime di bullismo: “A tutti i ragazzi che sono vittime di tali atti, dico di non vergognarsi e di raccontare ai “grandi”, ai
genitori, agli insegnanti, alle forze di polizia, quello che succede, perché non si deve vivere nella paura, non è giusto, e non perché si è una spia ma solo perché ognuno deve liberamente percorrere la sua strada”.
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