Le liti erano diventate sempre più frequenti e, spesso, le discussioni venivano alimentate da futili motivi. Ad avere la peggio, ogni volta, era la figlia, maltrattata e offesa dal padre. L’ultimo episodio ha portato all’arresto dell’uomo, il quale in un raptus di follia ha preso a bastonate la ragazza. La vicenda è accaduta a Fontanarosa, nell’Avellinese, dove l’aggressore, già noto alle forze dell’ordine, è finito ai domiciliari con l’accusa di lesioni personali aggravate. I carabinieri sono intervenuti dopo essere stati allertati dai vicini di casa, preoccupati dalle grida della giovane donna.
Giunti sul posto i militari hanno scoperto che la ragazza, in lacrime, presentava delle ferite in più parti del corpo. Rinvenuto anche il bastone con cui l’uomo aveva picchiato la figlia, le forze dell’ordine si sono messe alla ricerca dell’aggressore, che era fuggito dopo la lite. Il pregiudicato è stato trovato poco distante da casa ed è stato tratto in arresto. La giovane, nel frattempo, era stata portata all'ospedale "Frangipane" di Ariano Irpino, per le cure del caso: se la caverà con una prognosi di venti giorni per le lesioni riportate. Una volta dimessa, la ragazza è stata trasferita in una struttura protetta, in osservanza della procedura "Codice Rosso" che, in questi casi, viene utilizzata per preservare e tutelare le persone vittime di violenza.
Si tratta di uno strumento pensato per aiutare le tante donne che quotidianamente sono minacciate, perseguitate, stalkerizzate, sottoposte a violenze fisiche o psicologiche da ex compagni o mariti, familiari e talvolta semplicemente da conoscenti. I dati parlano di una vittima ogni 72 ore e ci restituiscono l'immagine di un Paese nel quale, evidentemente, il problema della violenza contro le donne è prima di tutto culturale. La norma individua un catalogo di reati attraverso i quali si esercita la violenza domestica e di genere e, in relazione a queste fattispecie, interviene sul codice di procedura penale al fine di velocizzare l'instaurazione del procedimento e, conseguentemente, accelerare l'eventuale adozione di provvedimenti di protezione delle vittime. Il provvedimento incide sul codice penale per inasprire le pene per alcuni dei citati delitti, per rimodulare alcune aggravanti e per introdurre nuove fattispecie di reato.
Il “Codice Rosso”, non punta solo su un generalizzato inasprimento delle pene per combattere il dilagare di violenze, maltrattamenti e femminicidi, ma agisce sul fattore tempo come elemento determinante per scongiurare l'esito irreparabile che, ormai con cadenza quotidiana, viene riportato dalle cronache.
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