Travolse e uccise la coppia. Ecco perché il tedesco è già in libertà

Patrick Kassen, il turista tedesco che a bordo del suo motoscafo insieme a un connazionale travolse e uccise due giovani italiani, dal 18 luglio non è più ai domiciliari, ecco perché

Rilievi sul gozzo di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella
Rilievi sul gozzo di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella

Era il 19 giugno 2021 quando la piccola imbarcazione di legno a bordo della quale vi erano Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, 37 e 25 anni, è stata fatta a pezzi da un motoscafo che andava a folle velocità. I due giovani erano morti per il violento schianto e il colpevole, un tedesco di 52 anni era stato condannato a quattro anni e sei mesi, il connazionale con cui guidava il messo, invece, a due anni e undici mesi. Secondo le ultime indiscrezioni pare che l'uomo, Patrick Kassen, non sia più ai domiciliari dal 18 luglio.

Il giro in barca l'incidente e la fuga

Era una calda sera di giugno e i due fidanzati avevano deciso di fare un giro in barca tra le acque del golfo di Salò. A untratto il rumore di un motore, sempre più assordante, che avanzava verso di loro e poi lo schianto. Accade tutto nella frazione di pochi minuti: Umberto e Greta vengono travolti da un'altra imbarcazione che distrugge il loro gozzo. Umberto muore sul colpo, Greta è ancora viva, morirà successivamente per annegamento. Per Maria Cristina Russo, il medico legale nominato dalla Procura, si sarebbe potuta salvare se solo i due uomini si fossero buttati in acqua per prestare soccorso.

A bordo del motoscafo omicida ci sono Patrick Kassen e Christian Teismann, due tedeschi che, secondo l'accusa, avevano passato la giornata tra bicchieri di champagne tanto da far perdere loro la lucidità. Le immagini estrapolate da un video girato prima della tragedia parlano chiaro: i due non si reggevano in piedi e uno dei due perde l'equilibrio finendo in acqua. Prove però che non sono servite a molto. Infatti, dopo essere stati identificati e fermati, uno era risultato negativo all’alcoltest e all'altro era stato concesso di non sottoporsi all'esame.

Kassen era stato identificato e arrestato a Brennero, nel Bolzano dopo una breve fuga. Il tedesco, infatti, era stato fermato mentre stava rientrando in Italia accompagnato dal suo legale per consegnarsi alle autorità italiane.La Procura aveva prima richiesto e ottenuto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del conducente del motoscafo e poi aveva confermato un mandato di arresto europeo in quanto la velocità del mezzo che guidava superava di 4 volte il limite consentito.

I domiciliari e la libertà

Kassen lo scorso 21 marzo è stato condannato a quattro anni e sei mesi, il suo connazionale a due anni e undici mesi. La recente sentenza ha invece capovolto ogni cosa: Kassen non può accedere alle tre province del Garda: Brescia, Trento, Verona, ma dal 18 luglio non è più ai domiciliari. È ciò che si legge su Bresciaoggi.

I due sono stati assolti entrambi dall’accusa di omissione di soccorso e, sempre ad entrambi, riconosciute le attenuanti generiche e quelle derivanti dal risarcimento alle famiglie delle vittime."Kassen ha navigato ad una velocità pari al quadruplo di quella consentita — ha scritto il giudice nelle motivazioni della sentenza — limite di velocità che peraltro neppure conosceva".

"Christian Teismann, invece, - scrive sempre il giudice - consapevole dello stato di ebbrezza e stanchezza dell’amico gli ha comunque affidato la conduzione del suo Riva e poi si è assopito senza vigilare come avrebbe dovuto".

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