Caso Denise, indagata l'ex pm: "Ho dato fastidio a qualcuno"

Avviso di garanzia per l'ex pm Maria Angioni che indagò sul caso di Denise Pipitone: "Ho presentato diversi esposti"

Caso Denise, indagata l'ex pm: "Ho dato fastidio a qualcuno"

C’è una nuova indagata nel caso di Denise Pipitone, ma stavolta l’accusa non è sequestro di persona, ma false dichiarazioni ai pm: si tratta dell’ex pubblico ministero Maria Angioni, che tra il 2004 e il 2005 lavorò alla risoluzione del rapimento della piccola Denise, scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre 2004 e mai più ritrovata.

"Non sono sorpresa, ma sono molto seccata - ha commentato Angioni ad Adnkronos - mi aspettavo di ricevere l'avviso di garanzia. Tanto è vero che prima di riceverlo ho presentato un esposto contro i pm. Quando ho parlato ho dato fastidio a qualcuno. Me lo aspettavo perfettamente. Quando la gente si chiedeva perché io non avessi parlato nei 17 anni prima. Perché è chiaro che una volta che ho parlato qualcuno si è infastidito e che ci sarebbe stata una reazione. Non so se questo ha portato all'avviso di garanzia, ma so che dopo avere reso sommarie informazioni, lo scorso 3 maggio mi aspettavo di essere indagata”. Angioni ha chiesto l’archiviazione: a suo avviso non avrebbe neppure dovuta essere iscritta nel registro degli indagati “per motivi tecnici”. Naturalmente, come lei stessa ha precisato, saranno i pm a decidere.

L’ex pm, che intanto è diventata giudice del lavoro in Sardegna, è appunto accusata di aver reso false dichiarazioni a un pubblico ministero della Procura di Marsala e oggi è stata interrogata. Quel suo sospetto l’ha spinta a presentare un primo esposto, ma non si sa se Angioni ne abbia presentato altri, come si potrebbe supporre. “Il 14 maggio - ha continuato Angioni - ho depositato il primo esposto contro i pm. Il 4 giugno ho poi saputo informalmente dell'avviso di garanzia e il 18 giugno me lo hanno notificato e mi hanno anche notificato l’interrogatorio. Sono un po’ seccata, tutto questo è un po’ faticoso. Ma il vantaggio è che ho potuto fare domanda per avere la copia degli atti del processo Denise che è passato in giudicato, perché non li avevo quegli atti”.

Il ruolo di Angioni nelle indagini sul caso Denise Pipitone è stato molto criticato all’opinione pubblica nell’ultimo periodo. In particolare le diverse dichiarazioni rese in approfondimenti televisivi hanno sollevato molti interrogativi. Angioni ha raccontato di essere convinta che Denise sia viva, ha parlato di depistaggi, di pedinamenti e minacce.

"In realtà mi hanno invitato nelle trasmissioni solo dopo che ero andata in Procura, non ha influito per niente - ha concluso - Sono stata sentita per le sommarie informazioni il 3 maggio e io sono andata in tv solo dopo”.

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