Al momento sarebbe bello non pensarci ed "esorcizzare" ma il clima gradevole che da nord a sud sta regalando l'anticiclone delle Azzorre avrà vita breve. Un nuovo anticiclone africano, il più potente di tutti, è pronto a invadere il Mediterraneo riportando le temperature al di sopra delle medie e con l'intenzione di infrangere diversi record. Il direttore de IlMeteo.it, Antonio Sanò, lo ha ribattezzato "Apocalisse", un nome molto forte e simbolico per quello che potrebbe essere ancora più forte dei precedenti Lucifero e Caronte.
Quanto caldo farà
Secondo gli esperti, a partire da mercoledì ma soprattutto tra il week end e l'inizio della prossima settimana, il caldo potrebbe toccare picchi record a 1500 metri sulla libera atmosfera pari a 30°C: questo significa temperature al suolo superiori a 40 gradi come nel caso del Nord Italia dove sono previste massime fino a 42°C in Pianura Padana. Neanche a dirlo, si tratterebbe di temperature storiche per molte località e mai raggiunte in precedenza. La possibilità c'è, è concreta ma mancano ancora alcuni giorni affinché i modelli matematici possano aggiustare il tiro prevedendo un'ondata di calore che non sia necessariamente eccezionale.
Il meteo al Centro-Sud
Anche se questa volta saranno le regioni settentrionali ad essere protagoniste, farà caldissimo anche al Centro-Sud con valori diffusamente di 36-38°C a partire da giovedì e picchi fino a 41-42°C sulle zone interne di Sardegna e Sicilia. L'altra preoccupazione è dovuta alla durata di questa ennesima bolla calda africana: quanto ci farà soffrire? Le notizie non sono confortanti nemmeno in questo senso: fino alla fine di luglio non si vedono sbocchi diversi dal super caldo, per intenderci non è prevista alcuna discesa fresca dal Nord Europa e nemmeno il ritorno dell'anticiclone delle Azzorre. Tra giovedì 14 e per più di una decina di giorni, la situazione sul Mediterraneo potrebbe essere "bloccata" alimentando nuove condizioni di siccità.
L'unica consolazione è adesso, perché tra oggi e giovedì il clima sarà gradevole ovunque e nel pomeriggio potranno registrarsi anche alcuni temporali, molto localizzati, su Alpi e Appennini.
Il 2022 l'anno più caldo
I primi sei mesi del 2022 in Italia sono stati i pià caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica e prepitazioni calate del 45%: è quanto emerso dallo studio presentato dal presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, all'Assemblea Nazionale dell'Anbi.
Il dato più spaventoso è l'anomalia climatica più evidente registrata a giugno con una media nazionale di +2,88 gradi rispetto alla media secondo le elaborazioni Coldiretti suI dati forniti dal Cnr-Isac che effettua rilevazioni in Italia dal 1800.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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