“Non sussiste il fatto”. È il motivo dell'assoluzione di quattro imprenditori di Conversano (in provincia di Bari) accusati di aver venduto una ricotta (formaggio fresco tipico pugliese), distribuita dall'azienda “Fattorie Chiarappa”, i cui terreni sono contaminati dalla listeria (il batterio presente nel suolo, sull'acqua e nella vegetazione. Può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, ed è responsabile della Listeriosi, ndr).
I quattro sono finiti sotto processo dopo decine di casi di intossicazione alimentare. A portare avanti le indagini dal 2012 i carabinieri del Nas e gli agenti del Corpo Forestale dopo la segnalazione dagli Stati Uniti di presunte intossicazioni dovute alla ricotta italiana. Secondo quanto si legge su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, le denunce hanno portato all'immediato sequestro delle giacenze e il ritiro della merce in tutta Italia.
Alla sbarra il responsabile qualità di
Fattorie Chiarappa, e altri tre accusati di falso ideologico. Tra loro il rappresentante della Asl di Bari, la responsabile delle analisi e il suo direttore, incaricati di verificare, appunto, la presenza proprio della listeria.
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