Da una parte il sottosegretario Davide Faraone che, con cinquant'anni di ritardo, vorrebbe tornare alle "okkupazioni" e alle autogestioni e, dall'altra, tanti presidi e professori italiani come Enza Maffei, disposti a tutto pur di istruire i propri studenti. Uomini e donne che intendono la scuola come un servizio, come una missione.
È una mattina come tante, quella di due giorni fa. Alcuni (pochi, per la verità) studenti dell'Istituto Euclide del polivalente di Japigia bloccano l'ingresso della scuola. La preside non riesce proprio a concepire che l'istituto sia ostaggio di poche persone e, così, si arrampica ed entra nell'edificio da una finestra, come ha raccontato al Corriere del Mezzogiorno: "Siamo entrati da una finestra e abbiamo quindi forzato il blocco dell'Euclide. Ci siamo ripresi la scuola. Abbiamo parlato con i ragazzi e l'occupazione è stata interrotta".
A Bari, dopo le parole di Faraone, le occupazioni sono aumentate. Negli ultimi dieci giorni ci sono state ben 38 occupazioni scolastiche, "con vetri rotti, aule vandalizzate, razzie negli uffici degli insegnanti e dirigenti scolastici, furti", come scrive ItaliaOggi. Le occupazioni non sarebbero quindi occasioni di crescita civile, come ha affermato il sottosegretario, ma vere e proprie questioni di ordine pubblico, come ha spiegato il provveditore di Bari Mario Trifiletti.
Nelle settimane
scorse a Napoli, la città in cui Faraone ha disertato l'incontro con i dirigenti scolastici, sono state devastate alcune scuole superiori e si sono verificati "furti di computer e danni per oltre 200mila euro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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