A Bari l'ufficio anagrafe in tilt per il reddito di cittadinanza

La protesta social di Melchiorre (Fdi). Intanto spuntano i primi “furbetti” da stanare

A Bari l'ufficio anagrafe in tilt per il reddito di cittadinanza

"Ore 15.30, ufficio anagrafe del Comune di Bari in Largo Fraccacreta. È una vergogna se per ottenere un servizio pubblico essenziale ti devi sottoporre a tutto questo!". È questo il post di denuncia di Filippo Melchiorre, il consigliere comunale di Fratelli d'Italia con un passato da assessore nella giunta di centrodestra e ora candidato alle primarie del centrodestra per la candidatura a sindaco di Bari.
Qualcuno penserà "è campagna elettorale". Sarà, ma la foto (pubblicata sul suo profilo Facebook) parla chiaro. Una fila di gente che va ben oltre l'ingresso, aspetta il suo turno. Per cosa poi? Probabilmente per cambiare l'indirizzo di residenza e poter ottenere il famoso reddito di cittadinanza tanto atteso. L'ultimo escamotage degli italiani, e dei baresi in particolare, potrebbe essere quella di cambiare indirizzo di residenza. Far risultare che si vive da soli per abbassare l'ISEE e rientrare nel reddito di cittadinanza. Questo la dice lunga sulle precarie condizioni economiche in cui vivono gli italiani.

E su come, il semplice reddito di cittadinanza, non basti.
Intanto, però, a Bari, come si legge sul quotidiano on line "Borderline24" il Comune sta già mettendo in atto delle verifiche per "pizzicare" i furbetti. Ma si riuscirà a scovarli tutti?

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