Bari, studente fermato all'ingresso dell'università perché nero

A denunciare il caso di presunto razzismo il movimento studentesco "Link Bari". L'Università chiarisce: "I vigilanti hanno il compito di controllare i documenti agli studenti"

Bari, studente fermato all'ingresso dell'università perché nero

Un caso che ha creato molto scalpore a Bari. Uno studente di colore è stato fermato all'ingresso di una sede universitaria e gli è stato chiesto di esibire i documenti di riconoscimento prima di entrare in sala studio. È accaduto nel "Palazzo Ex Poste", una struttura che prima ospitava Poste italiane e oggi aule studio, sale convegni e uffici dell'Università di Bari.

A denunciare l'episodio su Facebook l'associazione studentesca "Link Bari". "L'università in quanto ente pubblico dovrebbe essere vivibile e attraversabile da tutti" dichiarano gli studenti.
"In uno spazio attraversato da centinaia di studenti ogni giorno questo episodio è gravissimo ed ha un solo nome, in un clima diffuso di razzismo. I luoghi della formazione e gli spazi universitari hanno anche la funzione di combattere l'intolleranza e l'odio nei confronti del diverso, e pensiamo che sia quanto più opportuno, soprattutto nella fase che stiamo attraversando, che le amministrazioni universitarie e la comunità accademica tutta si impegnino a garantire che episodi del genere non avvengano" hanno continuato i ragazzi.

Sulla denuncia da parte del movimento studentesco "Link" ci sono state, però, anche molte polemiche. Come si legge sul giornale on-line "ilquotidianoitaliano" il vigilante all'ingresso della struttura in questione si è detto rammaricato e dispiaciuto di essere stato accusato di razzismo, convivendo lui stesso con una ragazza di colore.


Sul caso, sempre secondo quanto riportato dal "quotidianoitaliano", l'Università di Bari ha specificato che "i vigilanti impiegati nelle sale lettura dell’Università hanno il compito di controllare i documenti agli studenti e, come precisano gli organi dell’Ateneo, senza porre alcuna condotta discriminatoria".

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