Un colpo probabilmente di piccone. Uno sfregio alla lapide (guarda le foto) in ricordo dei martiri delle foibe proprio nel giorno del ricordo.
È successo a Barletta, dove è stata spaccata alla base la lastra commemorativa apposta il 10 febbraio 2010 sulla parete dell'ex caserma Stennio, in via Manfredi, lo stabile dove nel secondo dopoguerra si rifugiarono numerosi esuli istriani, dalmati e fiumani. Ancora ignoti i responsabili del danneggiamento. "La memoria non si devasta", ha detto il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, condannando il "vile atto vandalico" e annunciando un intervento rapido per ripristinare la lapide in marmo.
"Quanto accaduto non è soltanto uno sfregio alla città di Barletta bensì uno sfregio all'Italia intera, che con commozione, ogni anno, ricorda le vittime delle foibe", commentano Giuseppe Fergola, segretario di FdI-Barletta, e Federico Tavani, segretario di Gn-Barletta, "Un gesto vile e irrispettoso che lede la città, un Comune che consta 21 vittime dell'odio Titino, le cui vittime, potrebbero essere avi di coloro i quali hanno compiuto tale gesto.
Un gesto, inoltre che porta con sé oltre al danno economico anche la beffa. Non solo qualcuno ha cercato di cancellare il ricordo di un martirio ma, adesso, i cittadini barlettani dovranno anche pagare la conseguenza della bravata compiuta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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