Dopo il «bazooka» della Bce meglio puntare sulla Borsa

Mossa (Banca Generali): «Obbligazioni avare, ma la consulenza tiene sotto controllo il rischio azioni»

Le pressioni fiscali, i rendimenti verso lo zero dei titoli di Stato e la discesa dei prezzi del mattone rappresentano criticità che il mondo della consulenza specializzata nella fascia più alta di mercato sta affrontando con strumenti innovativi. È il caso di Banca Generali che per prima ha lanciato servizi nell'ambito dell' advisory di portafoglio e nella consulenza specialistica con risposte estremamente positive dal mercato. Negli ultimi 12 mesi, infatti, la raccolta è cresciuta di oltre 4 miliardi, attirando più di un centinaio di professionisti di grande esperienza dalle principali realtà private nazionali e internazionali. A questi si sono poi aggiunti i 51 Private banker dall'acquisizione del ramo di Credit Suisse in Italia che sono entrati nella divisione Private della banca del Leone che, a sua volta, si è distinta per una crescita repentina della raccolta (oltre 1 miliardo) consentendo di portare il totale delle masse in gestione - per la sola divisione - vicino ai 16 miliardi.

«Ci lasciamo alle spalle un anno con risultati importanti grazie all'impegno e agli investimenti rivolti allo sviluppo della qualità e delle competenze per la tutela dei patrimoni», spiega Gian Maria Mossa, condirettore generale di Banca Generali, il quale parla delle strategie ad alto valore aggiunto. «Stiamo alzando il sipario su una nuova piattaforma – Bg Personal Advisory - che racchiude la possibilità di avere un livello di personalizzazione nell'analisi del portafoglio e dei titoli particolarmente approfondita grazie al supporto di un team dedicato, e di entrare in contatto con un'ampia gamma di servizi fortemente focalizzati». La novità di questa advisory risiede proprio nell'elevato standing delle partnership proposte, che aprono le porte a specializzazioni finora limitate a investment banks o a realtà di nicchia. Banca Generali si presenta, infatti, in pole position all'importante appuntamento con la finestra di rientro di capitali tramite la voluntary disclosure , dialogando da tempo con i professionisti del settore e i tavoli istituzionali. «L'accordo con gli esperti legali dello studio Chiomenti consente ai nostri clienti un confronto accurato a tutto campo con tematiche di natura giuridica e legale», dichiara Mossa, rimarcando anche l'importanza di tale supporto, così come delle possibilità offerte dagli strumenti fiduciari della banca, nella delicata tematica sul passaggio generazionale e successorio. Proprio per andare incontro alle esigenze degli imprenditori è stato siglata un'intesa esclusiva con PriceWaterHouseCoopers, leader mondiale nel corporate finance e nella consulenza alle imprese, che accompagna i private banker e gli imprenditori nel districato labirinto di eventuali due diligence, efficientamenti o valutazioni del patrimonio aziendale.

Ci sono poi le delicate analisi immobiliari, dove è importante la cognizione delle posizioni illiquide e il valore effettivo delle case e in questa direzione si inserisce l'accordo con Analysis dello scorso anno e poi quello recente con Deloitte, che apporta tutta una serie di expertise per la gestione e la valorizzazione degli assets. Infine, si segnala il servizio di family office insieme al primo operatore in Italia: la società torinese Tosetti Value, in grado di relazionarsi con i molteplici intermediari della clientela di fascia molto elevata e di strutturate risposte efficaci alle diverse problematiche che una tale gestione comporta.

La strategia della banca traccia, dunque, un parterre de roi di servizi distintivi che evidenziano un percorso ben marcato per diventare sempre più un punto di riferimento nella tutela dei patrimoni delle famiglie italiane.

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