Avrebbe dovuto portare le aziende, incentivate da uno sconto contributivo, ad assumere le giovani eccellenze italiane. Invece il bonus laureati eccellenti rischia di diventare una vera e propria beffa per chi si è impegnato negli studi.
La misura avrebbe dovuto facilitare i laureati under 30 con 110 e lode o dottorati under 34 aentrare nel mondo del lavoro con una crescita dell'occupazione di circa 6 mila posti. Difatti, nella relazione tecnica vi era uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2019 e 20 milioni nel 2020 a copertura dello sgravio fiscale con un massimo di 8 mila euro di contributi per 12 mesi su ogni assunto o trasformato a tempo indeterminato.
Nello specifico l'istituto era rivolto ai neo laureati magistrali con una votazione pari a 110 e lode, oppure laureati in possesso di un dottorato di ricerca e tutti i soggetti devono avere maturato, durante gli anni di laurea, una media ponderata non inferiore a 108/110
La norma, voluta dal governo Conte sostenuto da Lega e M5S, era già scritta e sarebbe dovuta entrare in vigore a seguito di una circolare dell'Inps che, però, non è mai arrivata impedendo. Nella nuova manovra del governo Conte Bis non vi è nessun riferimento alla questione di un istituto così interessante e solo la commissione bilancio del Senato, nei lavori sul testo della legge, inserisce dei commi che cancellano l'obbligo della circolare Inps e il richiamo alle norme fiscali. Poi lega questo bonus a quello in vigore per gli under 35 introdotto nel 2017 dal governo Gentiloni. Dalle modifiche è stato previsto che, a decorrere dal primo gennaio 2020, verranno applicate "le procedure, le modalità e i controlli previsti per l’esonero contributivo triennale normato dall’articolo 1, commi da 100 a 108 e da 113 a 115, della legge 27 dicembre 2017, n. 205”. Nei fatti, l’incentivo dovrebbe essere applicato fino ad un massimo di 3 mila euro annui e per un massimo d’età dei laureati di 35 anni.
Per il momento, quindi, resta
il bonus "prima maniera" la cui scadenza sarà al 31 dicembre 2019, a 7 giorni dall'approvazione della manovra di bilancio rendendo così impossibile usufruire dell'istituto che, per giunta, appare di difficile comprensione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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