"Il tipo di paziente è cambiato: in Rianimazione pure i 40enni"

Luca Lorini, direttore dell’Unità di Anestesia e rianimazione 2 dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, rivela: "Il tipo di paziente sta cambiando, è un po’ più giovane, ha dai 40 ai 45 anni, e un po’ più complicato"

"Il tipo di paziente è cambiato: in Rianimazione pure i 40enni"

"Il tipo di paziente sta cambiando, è un po’ più giovane, ha dai 40 ai 45 anni, e un po’ più complicato. Stanno arrivando persone che si sono ammalate sei o sette giorni fa e si sono curate a casa, ma poi le condizioni sono diventate sempre più critiche". A rivelarlo, nel corso di un'intervista rilasciata a Rai News24 , è Luca Lorini, direttore dell’Unità di Anestesia e rianimazione 2 dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

Il medico ha ribadito che l'unico modo per sconfiggere il coronavirus è restare a casa, considerato anche il fatto che "le terapie intensive sono sotto pressione, soprattutto a Bergamo" dove i posti letto sono 88 e 60 di questi sono occupati da persone affette da Covid-19. "Circa 45 persone sono intubate, le altre hanno caschi Cpap o sistemi meno invasivi. Dall’inizio dell’epidemia abbiamo dimesso nove pazienti. Ne dimettiamo due o tre al giorno, ma ne rientrano cinque o sei al giorno", aggiunge Lorini. L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la consueta diretta Facebook, però, rassicura: "Abbiamo 1.067 posti in terapia intensiva: in un giorno siamo riusciti ad aprirne 127". Ma non solo. "Nei prossimi giorni ne allestiremo altri 16 al San Carlo di Milano e 20 al Papa Giovanni XXIII di Bergamo", aggiunge. L'obiettivo è "ridurre il numero dei pazienti ricoverati negli ospedali 'di frontiera' perché oggi non hanno quasi più capacità". La Regione, conferma Gallera, ha coinvolto "tutto il mondo socio sanitario comprese, le Rsa, le case di riposo e gli ospedali privati ottenendo risultati incredibili", mentre "gli operatori sanitari privati accreditati stanno garantendo un supporto importante e concreto al sistema regionale". La brutta notizia arriva proprio dal personale sanitario, considerato il fatto che una 50ina di medici sono risultati positivi al coronavirus e uno di loro è persino deceduto nei giorni scorsi.

Per quanto riguarda gli ultimi dati forniti, i positivi in Lombardia sono 8.725, ossia 1.445 in più rispetto a ieri. I ricoverati sono 4.247 (+395) di cui 605 si trovano in terapia intensiva (+45), mentre i dimessi arrivano a 1.085 e i decessi salgono a quota 744 (+127). Bergamo resta la provincia con il maggior numero di casi: 2.136, con un aumento di 321 contagiati.

"Dopo il decreto approvato martedì 650 persone del mondo sanitario vogliono essere assunte per combattere questa battaglia, di queste ne abbiamo già valutate oltre 100 e le abbiamo distribuite nelle strutture ospedaliere", annuncia Gallera che conclude: "Da domani avremo già 100 nuove figure nei presidi ospedalieri che vivono un momento delicato e proseguiremo alla valutazione delle altre 550 candidature pervenute per rimetterle subito negli ospedali".

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