I 10 bambini di Bibbiano sono tornati tutti a casa

Tutti i bambini del caso Bibbiano hanno fatto ritorno alle loro famiglie d'origine in attesa che il gup esprima il suo giudizio sullo psichiatra

I 10 bambini di Bibbiano sono tornati tutti a casa

Tutti i bambini che sono stati sottrati alle famiglie dalla rete dei servizi sociali della Val d'Enza nel Reggiano sono tornati alle loro famiglie d'origine. Sono i bimbi che, a causa di presunti abusi sessuali, erano stati portati via dalle loro case nella zona di Bibbiano. L'inchiesta si è conclusa e tutte le famiglie hanno potuto riavere i bambini. L'udienza è attesa per il prossimo 11 novembre, quando il gup Dario De Luca dovà esprimersi sull'operato dello psichiatra Claudio Foti, chiamato in causa nell'indagine per frode processuale e lesioni gravissime.

Sono 55mila le pagine agli atti, che sono state raccolte in 17 faldoni sui quali il gup ha lavorato nei mesi scorsi per pronunciare la sua decisione. Il caso Bibbiano ha animato la scena politica per mesi, uno scandalo che ha sconvolto la comunità locale ma, soprattutto, il Paese, che ora finalmente arriva a una prima svolta. L'11 novembre è attesa anche la decisione del gup sulla richiesta di rinvio a giudizio di 22 persone coinvolte in questa vicenda. L'inchiesta, nota col nome di Angeli e demoni, ha preso il via nel 2018 ma ha travolto l'opinione pubblica circa un anno dopo, nel 2019, quando vennero attuate le prime misure cautelari.

Alla base dell'indagine un presunto business sulla rete di affido dei bambini, che per l'accusa sono stati illegittimamente allontanati dalle loro famiglie d'origine. Per farlo, gli inquirenti hanno supposto che siano state inventate storie di forti disagi familiari e abusi sui minori, che siano state redatte perizie false e che i disegni effettuati dai bambini siano stati in qualche modo manipolati per trovare inesistenti riferimenti sessuali. Inoltre, gli inquirenti hanno supposto che i bambini siano stati sottoposti a sedute psicoterapeutiche, che avrebbero avuto lo scopo di suggestionare la mente dei più piccoli seguendo lo schema dello svelamento progressivo.

Un

sistema che ora è stato smantellato e che ha portato all'indagine di un totale di 29 persone che avrebbero agito a vario titolo in questa vicenda. Sono state emesse 11 misure cautelari, di cui 6 ai domiciliari.

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