Formalmente non si presentava al posto di lavoro per motivi di salute: gravi problemi alla colonna vertebrale, tali da rendere impossibile lo svolgimento delle normali mansioni quotidiane. In realtà utilizzava i certificati di malattia per coprire un'attività che con le cure aveva poco o niente a che fare: il suo secondo impiego come istruttore di kung-fu.
Per questo un bidello impiegato di un istituto scolastico superiore di Bologna è stato denunciato dalla Guardia di Finanza del capoluogo felsineo per truffa nei confronti dello Stato e falso ideologico. Secondo la ricostruzione ipotizzata dalle Fiamme gialle l'uomo, che aveva il ruolo di assistente tecnico-amministrativo, presentava certificati di malattia estorti ad arte al proprio medico curante, ingannato con abilità e persuaso che il bidello avesse effettivamente dei problemi alla colonna vertebrale.
Grazie a questo stratagemma negli ultimi 3 anni di lavoro l'uomo sarebbe riuscito a inanellare ben 296 di giorni di assenza per malattia. Tutti giustificati con certificati sanitari autentici, ma ottenuti in modo surrettizio. "Cervico-brachialgia distorsiva del rachide cervicale e trauma cranico cervicale derivante da causa di servizio", recitavano i documenti medici, facendo pensare a patologie anche serie.
Peccato che dalle riprese video raccolte durante le indagini degli uomini della Guardia di Finanza si possa vedere che l'uomo, anziché curare i propri disturbi fisici, si dedicasse ad insegnare le arti marziali.
Dimostrando peraltro un'ottima forma fisica durante le numerose lezioni di kung-fu. Per lui, oltre alla denuncia per truffa, il tribunale di Bologna ha anche disposto la sospensione dal servizio per un periodo di 12 mesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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