È allarme rosso per il bilancio delle Arca pugliesi, l'Agenzia regionale che ha sostituito gli Istituti autonomi case popolari nella gestione del patrimonio abitativo pubblico. Secondo notizie di stampa, in complesso i conti parlano di residui attivi per 213 milioni di euro iscritti nei documenti contabili delle cinque province, ma l' "inghippo" c'è: di attivo c'è ben poco quando buona parte di quella somma sono in realtà i fitti che gli ex Iacp avanzano dagli inquilini morosi. E che oramai si dispera non possano più essere riscossi. Solo a Bari l'Arca avanza 20 milioni di euro di pigioni non versate a fronte di residui attivi che superano i 65 milioni di euro. Un barese su cinque non ha pagato quanto dovuto in termini di locazione.
I numeri sono drammatici se si guarda ai residui attivi delle altre province. Che nascondono criticità anche più gravi. A Taranto i fitti non pagati ammontano a 46 milioni, con debiti fuori bilancio che sforano i 30 milioni di euro. A Foggia mancano all'appello 37 milioni; altri 46 milioni a Lecce. Brindisi è riuscita a recuperare lo scorso anno quasi due milioni di euro (1,7) riducendo a 18,5 milioni la somma dei fitti evasi.
Una situazione che stride con l'attivismo messo in campo dal governatore Michele Emiliano dopo il suo insediamento alla guida della Regione. Emiliano ha nominato cinque amministratori unici delle Agenzie dopo quindici anni di commissariamento.
Tramontata l'epoca dei prefetti scelti da Vendola, con la scia di risanamento e rigore rimasta, a conti fatti, nella narrazione dell'ex presidente ma mai effettivamente realizzata, i nuovi dirigenti rischiano di restare col cerino in mano.
Il direttore generale dell'Arca, commissario straordinario per la Puglia centrale, Sabino Lupelli, difende l'azione dell'Ente in materia di riscossione delle morosità e al Giornale.it dichiara: "E' stata attuata un'azione incisiva e una complessa politica di recupero dei mancati pagamenti adottando iniziative di allineamento e cancellazione delle poste residuali attive non più esigibili e di riscossione. Sono stati sottoscritti oltre 4mila 200 concordati per le morosità pregresse. L'Ente ha recuperato circa 15 milioni e la media del mancato pagamento dei fitti si aggira intorno al 25 per cento, in linea con le stime nazionali. Per il 2016 abbiamo l'obiettivo di alleggerire la pressione derivante dalla domanda di alloggi di edilizia popolare da parte delle classi meno abbienti con un programma mirato. Progetti in cantiere a Bari e in provincia, ma gli altri centri pugliesi, le loro emergenze, rischiano di finire nel dimenticatoio.
Se volete capire, infine, come funzionano i servizi offerti dall'Arca potete consultare il profilo Youtube dell'Agenzia.
In quattro interviste video proprio il direttore generale Lupelli spiega l'offerta dell'Ente. Per sbarcare sul popolare sito – registrazione e pubblicazione dei filmati - Lupelli ha preferito al “fai da te” una consulenza. Costo: mille euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.