Bitcoin, il nuovo oro dei nazisti

I neo-nazi raccolgono donazioni in Bitcoin in maniera anonima. E così finanziano le loro campagne di estrema destra

Bitcoin, il nuovo oro dei nazisti

Un bitcoin vale la bellezza di 17mila dollari. Un boom enorme se si pensa che all’inizio del 2017 ne valeva 1000 e anni fa solamente 2. Una fortuna che premia anche i neo-nazi, che hanno sposato la nuova valuta perché permette l'anonimato.

La scoperta

Il giornalista Richard Spencer ha definito il Bitcoin creata lada un anonimo inventore, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto Richard Spencer, la valuta dell’estrema destra. Ne è un esempio la raccolta fondi in criptovaluta organizzata da Christopher Cantwell, suprematista bianco noto alle cronache per la rivolta di Charlottesville finita con un morto e 40 feriti. Motivo? Pagarsi l'uscita dal carcere. Infatti essendo stato bandido da ogni sito di crowdfunding è stato costretto a usare il Bitcoin.

John Bambenek dipendente di un azienda di cybersecurity ha tracciato il flusso di diverse donazioni e ha scoperto che il webmaster di un sito di estrema destra ha ricevuto fondi in criptovaluta per un valore di oltre un milione di

dollari. Come riporta “Dazed Digital”, Bambenek ha spiegato che "Paypal e banche non aprono account ai nazi dopo Charlottesville, perciò possono raccogliere soldi solo via mail o usando Bitcoin, con uno sforzo minimo".

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