Blocco della destra ai migranti, scontri tra agenti e antifascisti al confine

Al confine tra Italia e Francia i militanti di estrema destra fermano i clandestini. Il blitz di centri sociali e No Tav: tensioni e scontri sui monti

Blocco della destra ai migranti, scontri tra agenti e antifascisti al confine

La tensione al confine tra l'Italia e la Francia resta altissima. I militanti di estrema destra di Génération Identitaire, che presidiavano il Colle della Scala, punto di passaggio per gli immigrati clandestini che vogliono valicare illegalmente la frontiera, hanno deciso di smontare il campo di "Defende Europe" (guarda la gallery) e andarsene. In giornata, però, si è fatta sentire la rispota degli antagonisti che hanno raggiunto Claviere per protestare contro il movimento di estrema destra. Si sono presentati in trecento, tra No Tav e centri sociali, hanno bloccato la statale del Monginevro e hanno ingaggiato pesanti corpo a corpo con la gendarmerie.

Ieri i militanti di Génération Identitaire, un movimento di estrema destra che ha esponenti e simpatizzanti nella maggior parte dei Paesi che fanno parte dell'Unione europea, hanno lanciato la campagna "Defende Europe" contro l'immigrazione clandestina. Per fermare qualsiasi "passaggio" hanno installato un "muro" fatto di reti che demarcano il confine tra l'Italia e la Francia. L'obiettivo, come ha spiegato a Repubblica il portavoce Romain Espino, è "prendere possesso del passo alpino" e assicurarsi che "nessun clandestino entri in Francia". Un'azione dimostrativa, ovviamente. Tanto che oggi hanno deciso di smontare il campo e scendere dal Colle della Scala. Gli attivisti di Génération Identitaire prevedono, tuttavia, di "continuare i pattugliamenti" in settimana "su differenti rotte note per essere luoghi di passaggio dei clandestini".

La sinistra francese, nel pieno di un dibattito tesissimo sul progetto di legge "asilo-immigrazione", ha denunciato ieri l'operazione di Génération Identitaire in Parlamento. Il leader della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon, ha bollato i militanti di destra come "una piccola banda" di "amici della signora Marine Le Pen". Dall'Italia è arrivata una risposta ancora più dura con i soliti antagonisti No Tav e i no global del gruppo "Briser les frontieres" che, al grido di "Andiamo a liberare il confine", si sono dati appuntamento al confine per protestare contro l'iniziativa di Génération Identitaire. "Un gruppo di neonazisti francesi e italiani presidia il Colle della Scala - hanno scandito i No Tav - tutto questo è inaccettabile ed è urgente dare una prima risposta, senza attendere.

Le nostre valli ci appartengono e non possiamo lasciare dei fascisti nella libertà di circolare a pochi giorni dal 25 aprile". "I partigiani che su queste montagne hanno dato tutto, anche la vita, si rivoltano nella tomba", hanno poi concluso prima di attaccare gli agenti schierati in assetto anti sommossa.

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