Elisabetta Trenta non molla la presa. L'ex ministro alla Difesa adesso rivendica l'appartamento che le è stato assegnato durante la sua esperienza di governo. La stessa casa è stata mantenuta dalla Trenta anche dopo aver lasciato l'incarico al Ministero. Il motivo? La casa in centro a Roma adesso risulta assegnata al marito, maggiore dell'Esercito. Un caso, quello dell'appartamento della Trenta, che sta agitando e non poco tutto il Movimento Cinque Stelle. Lo stesso capo politico dei 5 Stelle, Luigi Di Maio ha bollato come inopportuna la mossa della Trenta, smascherata dal Corriere della Sera.
Di Maio nel corso della giornata di ieri non ha usato giri di parole, invitando l'ex ministro a lasciare l'alloggio. Il caso potrebbe essere un boomerang per i pentastellati. Infatti da questo punto di vista i Cinque Stelle si sentono chiamati in causa. La Trenta è stata fortemente voluta dai Cinque Stelle nel governo gialloverde. Quella poltrona porta la firma dei pentastellati. Una mossa che ora crea qualche imbarazzo con la Trenta arroccata tra le mura di casa. E così deve intervenire anche il Blog delle Stelle, l'house organ dei 5 Stelle, per dare un'altra spallata all'inquilina Trenta dall'appartamento romano. Le parole sono fin troppo chiare: "Non sono concessi sconti. Questa è una guerra a una mentalità molto radicata nel nostro Paese. O la trasformiamo noi, o non c’è nessuno che lo farà al posto nostro". Parole durissime che mettono alla "porta" l'ex ministro. Ma non finisce qui. Il post dei Cinque Stelle ha toni molto duri: "L’animo delle persone non si può cambiare, che il singolo sbagli - si sottolinea - può accadere, ma i nostri valori sono intoccabili e li facciamo rispettare. Sempre. Questo è ciò che ci distingue dai partiti. Quindi - è l’ennesimo messaggio che arriva dal Movimento all’ex ministro - ci auguriamo che Elisabetta Trenta lasci la casa e se il marito, in quanto militare, ha diritto ad un alloggio può fare domanda e lo otterrà".
La presa di posizione dell'ex titolare della Difesa sta scatenando un vero e proprio terremoto politico. Un terremoto che a quanto pare non si andrà a chiudere in tempi brevi. Infatti il ministro, come detto, non cede su questo fronte e vuole tenersi la casa in pieno centro a Roma. La vicenda col passare delle ore si fa sempre più spinosa, ma davanti alle richieste dei pentastellati l'ex ministro non fa passi indietro.
Si rischia dunque di arrivare ad un muro contro muro. E quel vento del cambiamento che era stato annunciato dai grillini è sempre più un ciclone di incoerenza e di benefit da casta che sta per abbattersi sull'intero Movimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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