Vi ricordate del gioco della morte “Blue Whale”? Un fenomeno che aveva creato scompiglio in tutta Italia, in alcuni paesi dell’Europa e oltre, per poi finire da un giorno all’altro, senza che nessuno se ne accorgesse, nel dimenticatoio.
Come può la società, ma in particolare, come possono i giovani dimenticarsi così in fretta e silenziosamente di questi fenomeni che pare diventino ogni volta il problema e il divertimento principe delle loro giornate? E ancora, quando avviene il processo di cancellazione dalle menti, di questi fatti e perché i giovani sono sempre predisposti ad accoglierne di nuovi come se ogni volta facessero un reset della propria mente?
A rispondere a queste domande, e non solo, è il dottor Francesco Bisagni, psichiatra psicoanalista di Milano, membro della Society of Analytical Psychology di Londra. “Si tratta di fenomeni di propagazione psichica molto comuni nelle società di tutte le epoche storiche. Questi si caratterizzano per la velocità con la quale si insediano tra le menti e per l’altrettanta rapidità con la quale svaniscono e vengono quindi dimenticati. Nello specifico questo fenomeno di propagazione fa parte degli strati più primitivi della mente. Già nelle società primitive la propagazione emotiva veniva messa in atto ad esempio dalla sciamano che comunicava alla propria tribù un ipotetico sogno premonitore che aveva fatto. In quel momento la preoccupazione, o la felicità, correva velocemente tra le persone, e tanto velocemente sarebbe stata dimenticata una volta esauriti gli effetti di quel sogno, finché non ne sarebbe subentrato uno nuovo”.
In pratica il dottor Bisagni afferma che tra la nostra società e quella primitiva, ciò che cambia è solo il mezzo di propagazione dei nostri funzionamenti psichici: “Nella società moderna ovviamente la propagazione sarà più veloce grazie alla tecnologia”. Pare quindi che la spiegazione più plausibile a questo fenomeno di cancellazione silenziosa del tanto discusso “Blue Whale” sia semplicemente il normale funzionamento della mente umana inserita in un contesto sociale quale il nostro.
Ma per rispondere al perché la mente degli adolescenti sia sempre pronta ad accogliere queste “mode” , non c’è da andare troppo indietro con gli anni: “Bisogna partire dal presupposto che la mente dell’adolescente è mutevole e non è ben definita. Oggigiorno però gli adolescenti si trovano in una condizione peggiore di disordine a causa dei valori che con il tempo si sono andati a sfumare. Una volta vi erano standard ben definiti: l’adolescenza, lo studio, l’entrata nel mondo del lavoro. Oggi tutto è precario e altalenante e ciò si riflette sulla mente rendendola più vulnerabile e particolarmente predisposta a resettare ed accogliere, in questo caso, questi fenomeni deleteri”.
Guardando al futuro non è difficile immaginare cosa ci si dovrà aspettare: questi fenomeni non cesseranno d’esistere, saranno brevi ma intesi, occuperanno le nostre giornate per poi svanire nel nulla da un giorno all’altro.
“Ovviamente non dobbiamo attendere questi episodi con la stessa tranquillità e consapevolezza con la quale si aspetta l’autobus. Dobbiamo capire che ci troveremo a fronteggiare altre situazioni simili ma con una particolare attenzione consapevole potremo limitare i danni di ciò che verrà” termina il dottor Bisagni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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