Bologna, pugni e calci sul treno: marocchino aggredisce e rapina uomo

Lo straniero ha cercato di mettere fuori combattimento il suo obiettivo con un pugno in testa ma poi, vedendo che continuava a reagire anche da terra, non ha esitato ad infierire tempestandolo di calci

Bologna, pugni e calci sul treno: marocchino aggredisce e rapina uomo

Nell'attesa della partenza del treno a bordo del quale si trovava, ha pestato l'uomo divenuto obiettivo della sua programmata rapina, colpendolo come una furia con lo scopo di sottrargli lo zainetto che portava in spalla ed il portafogli: per questo motivo un marocchino si trova ora detenuto dietro le sbarre del carcere di Bologna.

Come riportato dalla stampa locale, che ha riferito alcuni dettagli della vicenda in questione, i fatti si sono verificati nel corso del pomeriggio di ieri, giovedì 16 gennaio.

L'aggressore e la sua vittima si trovavano sul treno regionale 3007, ancora fermo sui binari in attesa della partenza verso Ravenna. Numerosi i passeggeri a salire a bordo del convoglio alla stazione di Bologna centrale, alcuni dei quali hanno assistito alla violenta aggressione.

Proprio durante queste fasi, quando cioè il mezzo pubblico si trovava ancora fermo lungo il binario numero 8, il 20enne è entrato in azione, scegliendo come obiettivo un uomo di nazionalità tunisina.

Quest'ultimo è stato aggredito alle spalle, e centrato da un forte pugno alla testa, che lo ha fatto rovinare a terra. Dato che la vittima continuava ad opporre una strenua resistenza al tentativo da parte del 20enne di portargli via zaino e portafogli, il malvivente ha continuato ad accanirsi come una furia su di lui, colpendolo con numerosi calci al costato ed alla testa.

Una scena che si è svolta, tra l'altro, dinanzi agli occhi terrorizzati di alcuni passeggeri, che si sono occupati immediatamente di allertare le forze dell'ordine locali.

Gli uomini della polizia ferroviaria di Bologna centrale sono accorsi sul posto, raggiungendo la carrozza indicata dai testimoni, e cogliendo il marocchino in flagranza di reato.

Entrambi i nordafricani sono stati trasferiti negli uffici della Polfer per verificare le rispettive versioni dei fatti e confrontarle con quanto riportato dai passeggeri che avevano assistito al pestaggio.

Al termine delle fasi preliminari di indagine, il 20enne è stato tradotto negli uffici della questura di Bologna e trattenuto dietro le sbarre di una cella di sicurezza, dove ha trascorso la notte, nell'attesa dello svolgimento del giudizio direttissimo.

Stamani il giudice del tribunale di Bologna ha convalidato il fermo e determinato la misura di custodiua cautelare in

carcere per il malvivente nordafricano, ora detenuto nel carcere della Dozza.

La vittima ha invece avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso per medicare le ferite riportate durante il pestaggio.

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