Proseguono le indagini sull'imprenditore bresciano che ha sparato per mettere in fuga 6 ladri che avevano appena sradicato una cassaforte da un bancomat.
I carabinieri hanno rintracciato il furgone utilizzato dalla banda di ladri. All'interno del veicolo, sono state rinvenute copiose tracce di sangue. Dettaglio che aggrava la situazione dell'imprenditore che - nella notte del tentato furto - dichiarò di aver esploso diversi colpi in aria. La denuncia ora passa da spari in luogo pubblico a tentato omicidio. Come riporta BresciaOggi, è un atto dovuto, in attesa di capire se effetivamente i colpi esplosi - un intero caricatore - abbiano colpito uno dei compenenti del commando che ha tentato di rubare un'intera casaforte trascinadola per le vie della cittadina.
Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, i colpi sarebbero stati esplosi dalla finestra dell'abitazione del giovane commerciante e avrebbero "superato le lamiere da parte a parte" e - come aggiungono gli investigatori - "è stato trovato sangue all’interno dell’abitacolo". Si presume che almeno uno dei banditi sia stato colpito da un proiettile sparato dalla pistola legalmente detenuta. Ma in nessuno ospedale del Nord-Italia si è presentato nessuno con ferite causate da arma da fuoco.
L'uomo convocato dai carabinieri subito dopo l'accaduto ha dichiarato: "Ho fatto solo il mio dovere di cittadino".
Affermazione che comunque non l'ha salvato dal sequestro dell'arma e dalla denuncia. Mentre i residenti lo difendono, la sezione investigazioni scientifiche dell’Arma dei carabinieri continua le ricerche sul furgone. Le impronte e le tracce del dna potranno identificare i ladri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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