Brindisi, Norman Atlantic non smette di bruciare

Continua a bruciare, il relitto del Norman Atlantic ormeggiato ormai tra i moli del porto di Brindisi. Il protrarsi dell'incendio rende difficoltose le operazioni di soccorso, rallentando l'ispezione dei ponti più bassi della nave.

Ai livelli più alti, invece, si registrano invece ancora fenomeni di combustione e vasti ambienti invasi dal fumo. Il comandante della capitaneria di porto di Brindisi Mario Valente ha parlato a questo proposito di "emergenza ancora in atto".

Dopo i sopralluoghi dei vigili del fuoco dei giorni scorsi, per oggi è prevista un'ulteriore ispezione del ponte tre e con un po' di fortuna anche della sala controllo motori.

L'obiettivo è quello di bonificare gli ambienti appena possibile, al fine di consentire gli accertamenti preliminari e l'ingresso dei periti nominati dalla procura di Bari, che ha aperto un'indagine per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni.

Nel frattempo resta ancora da assicurare una migliore sistemazione del traghetto all'interno del porto. Nelle scorse ore lo stesso comandante Valente aveva spiegato come sarebbe stato utile portare la nave in banchina, "avendo verificato i sommozzatori l'assenza delle pinne sotto la chiglia che ne avrebbero impedito l'avvicinamento".

Quest'operazione, inizialmente prevista per oggi, verrà probabilmente rimandata per la forte tramontana che ha investito il porto di Brindisi. Lo scopo della manovra è quello di girare il traghetto per facilitare l'accesso al portellone principale.

Parrebbe invece escluso, almeno per ora, il progetto di trasferire il Norman a Bari, come era volontà della procura del capoluogo pugliese.

Poco prima delle 21, si è sviluppato un principio di incendio sul ponte 4, alimentato da un nuovo focolaio contro cui lottano vigili del fuoco e militari della Capitaneria di Porto.