Si parla spesso di violenza tra le mura domestiche in cui le vittime sono per lo più le donne. Ma poco si parla della violenza che le donne stesse esercitano sugli uomini. Un caso è accaduto nella provincia di Brindisi. Maltrattava il marito, un uomo di 80 anni, per questo ad una donna di 76 anni è stato imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima.
Il fatto è accaduto in particolare a Fasano, come detto, nel Brindisino.
I carabinieri della stazione locale hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, come si legge in una nota inviata agli organi di stampa. La misura cautelare è stata emessa ieri dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brindisi. Il provvedimento scaturisce dall’ attività di indagine portata avanti dai militari della sezione operativa della compagnia di Fasano insieme ai carabinieri della stazione locale. A far scattare le indagini la denuncia del marito della donna, vittima di continui maltrattamenti psichici e fisici ad opera dell’indagata.
Secondo quanto scrive Mimmo Mongelli sul quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno", a convincere l'uomo a sporgere la denuncia, il figlio dopo aver visto lividi sul corpo del padre. Dai racconti dell'uomo pare che la moglie lo picchiasse con la mazza della scopa. Una volta giunto in ospedale, poi, per le cure del caso, i medici siano rimasti sconvolti dalle ferite riportate dall'80enne.
Ora gli investigatori stanno cercando di capire le motivazioni che spingevano la donna ad esercitare tanta violenza, sia psicologica che fisica, ai danni dell'anziano uomo.
Ora quelle giornate di paura tra le pareti domestiche non sono che un lontano ricordo per l'80enne.
Un caso simile è accaduto ad Oristano, in Sardegna, pochi mesi fa. Una donna di 42 anni è stata allontanata dalla casa famigliare e denunciata per maltrattamenti. L'attività di indagine ha avuto inizio nel giugno 2018, dopo una richiesta di aiuto che la donna aveva fatto, a suo dire, perché il marito era violento nei suoi confronti.
Dalle ricerche è, invece, emerso il contrario: la violenta era lei.
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