Sulla saracinesca del bar di Budrio, palcoscenico dell'omicidio che ha sconvolto il paese emiliano, questa mattina è apparso un cartello. Semplice, scritto a penna. È il messaggio di un amico di Davide Fabbri, il negoziante barbaramente ucciso a colpi di pistola da un ladro.
"Ciao Davide, per me sei stato un amico importante e dopo 30 anni posso dire di aver conosciuto una persona speciale, unica, anche da ex ladro - si legge nel messaggio - Comunque ti ho voluto un bene immenso. Avrei voluto essere lì quella maledetta sera per difendere te e la tua famiglia. Ma purtroppo non è accaduto. Anche se da ladro avrei fatto di tutto per difendere una persona speciale come te. Amico mio non ti dimenticherò mai".
Un gesto di amore e di sconforto. In queste ore i carabinieri e la polizia stanno dando la caccia ad un ex militare dell'Est, il presunto omicida che la sera di sabato ha fatto irruzione nel bar di Fabbri armato con un fucile e una pistola. Dopo la colluttazione, il bandito ha freddato a bruciapelo il barista, minacciando poi la moglie di fare lo stesso.
L'uomo sarebbe stato visto in bicicletta con un fucile a tracolla. In un primo momento si è pensato fosse solo un cacciatore, ma ora le ricerce si sono intensificate in tutta la provincia bolognese e nella zona del Ferrarese.
Secondo quanto raccontato da un vigilantes, infatti, l'arma che da cui è partito il colpo fatale gli sarebbe stata rubata qualche tempo fa da un criminale che assomiglia alla descrizione fatta dagli avventori del bar presenti durante la rapina finita nel sangue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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