Bulli condannati a 4 anni ​per il reato di tortura: è la prima volta in Italia

La banda di ragazzini aveva legato e seviziato un coetaneo, dopo averlo rinchiuso in un garage a Varese

Bulli condannati a 4 anni ​per il reato di tortura: è la prima volta in Italia

Per la prima volta in Italia, i giudici hanno emesso una sentenza che condanna gli imputati per il reato di tortura. Oggi, il tribunale di Milano ha giudicato colpevoli i quattro ragazzi di 15 anni che avevano segregato e picchiato un coetaneo in un garage di Varese. Tre di loro sono stati condannati a 4 anni e 1200 euro di multa, mentre il quarto dovrà scontare 4 anni e 6 mesi e versare 1500 euro di multa.

Nel novembre del 2018 la vittima era stata avvicinata da alcuni ragazzi che conosceva di vista e che lo avevano convinto a seguirli fino in un garage delle Bustecche, a Varese. Ma, una volta arrivati lì, la banda aveva legato il 15enne ad una sedia con dei cavi elettrici e, dopo averlo fatto spogliare, lo avevano picchiato per ore, usando un manganello. Ma la violenza inaudita non si era fermata e la gang gli aveva anche strappato un orecchino e puntato un coltello alla gola, minacciandolo. Il tutto documentato da un video e in varie foto, che gli aguzzini avevano poi postato su Instagram. Sembra che lo scopo delle violenze fosse quello di costringere un amico della vittima a ridare alla banda i soldi che loro gli avevano prestato. Il 15enne era stato ricoverato all'ospedale, dove i medici avevano accertato dei disturbi psicologici, quali ansia e stress, causati dalla vicenda.

Questa è stata la prima sentenza in cui è stato punito il reato di tortura, introdotto poco più di un anno fa. Secondo quanto riferisce il procuratore del tribunale dei Minori di Milano al Corriere della Sera, "la cronaca giudiziaria ha registrato finora due sue applicazioni", entrambe su soggetti minorenni.

Oltre che in questo caso, è stato riconosciuto il reato di tortura anche per i sei minorenni che, in concorso con due maggiorenni, avevano picchiato il pensionato di Manduria. Per loro, le accuse sono di "tortura aggravata, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio e sequestro di persona".

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