Sisma, casette (nuove) al gelo senza acqua e con infiltrazioni

Da Arquata del Tronto a Norcia, il cratere del terremoto fa i conti con Burian e l'ondata di gelo. Alcuni disagi e problemi alle casette (nuove)

Sisma, casette (nuove) al gelo senza acqua e con infiltrazioni

Burian non risparma neppure i terremotati. Gli sfollati di Amatrice, Arquata del Tronto, Norcia, Cascia e tutti i comuni del cratere in queste ore stanno facendo i conti con l'ondata di freddo che ha investito tutto il Centro Italia (e non solo).

La neve è caduta copiosamente su tutti i comuni abbattuti dal sisma dello scorso anno. Il primo inverno dei terremotati è stato difficile e non erano mancate le polemiche. Problemi che, in qualche misura, si sono verificati anche tra ieri e oggi. Disagi, spesso, provenienti dalle Soluzioni abitative d'emergenza (Sae), più note come casette.

A Norcia, infatti, Lorenzo Battistini, uno degli assegnatari delle abitazioni di legno, ha raccontato a Umbria24 cosa successo con l'arrivo del gelo: "Martedì mattina eravamo almeno tre famiglie a non avere l’acqua corrente in casa - ha detto - probabilmente si sono gelati i contatori o le conduttore, ma fortunatamente i riscaldamenti funzionano". Anche a San Pellegrino, frazione del Comune umbro, una coppia si sessantenni ha dovuto chiamare i tecnici per via di una infiltrazione d'acqua in salotto. La casetta e nuova e appena costruita, ma i problemi non mancano. I tecnici, scrive Umbria24, sono subito intervenuti ma per risolvere l'infiltrazione bisognerà attendere che la neve si sciolga.

Più vibranti le proteste invece ad Arquata del Tronto, nelle Marche. Luigia Cucchiaroni, residente nelle Sae di Borgo d'Arquata, ha raccontato al Corriere Adriatico le difficoltà riscontrate nella sua casetta a causa di Burian. "Anche se le strade sono pulite - ha detto - i viali delle casette ce li siamo puliti noi. Ma quello che ho constatato è che queste casette non sono adatte a questo clima. C'è troppa umidità e la parete del bagno è quasi del tutto bagnata, creando una situazione non certo positiva. Ci sono ancora problemi sul tetto - ha aggiunto - ma il consorzio Arcale (costruttore delle casette, ndr) ci ha garantito che a breve verranno qui per risolvere i disagi".

Su Facebook, intanto, nei gruppi formati in prevalenza da terremotati e sfollati le proteste non si placano. E spuntano delle foto che fanno riferimento proprio alla casetta di Borgo d'Arquata. "Questa Sae si trova a Borgo 1, la finestra è quella del bagno di servizio nella SAE da 80 metri quadri...quella della mia famiglia", scrive su Facebook Fabiana Cucchiaroni sotto le fotografie pubblicate sui social.

Non solo. Come scrive il Corriere, sempre ad Arquata sono stati registrati "rubinetti a secco" e altre falle non indifferenti. A preoccupare sono i boiler montati all'esterno e sopra i tetti, quindi esposte al freddo e al gelo che "manda in blocco i boiler e l'acqua non arriva ai rubinetti". Le aziende che hanno costruito le casette hanno consigliato a tutti di tenere sempre un filo di acqua calda aperta così da evitare che le tubature e caldaie possano gelarsi. La speranza, ora, è che l'espediente funzioni e non si rompano altri sistemi di riscaldamento.

Il coordinamento dei comitati civici nati a seguito del terremoto sta raccogliendo, nelle ultime ore, numerose testimonianze di caldaie non funzionanti e boiler letteralmente "fatti saltare" dal gelo delle ultime ore. "Decine di persone sono al freddo e senza acqua calda - riferiscono dal coordinamento dei Comitati Terremoto Centro Italia - quello dei boiler è un problema che ormai denunciamo da tempo. All'incapacità di affrontare una situazione resa ancora più complicata dal tipo di clima, si aggiunge l'arroganza di dire che va tutto bene. Senza contare che è stato fornito un numero per l'emergenza maltempo non attivo, che ha gettato nel panico chi chiamava".

Ad Amatrice intanto il sindaco ha emanato una nota per spiegare che "poichè le nuove urbanizzazioni non sono ancora state testate in occasione di climi molto rigidi, si raccomanda ai cittadini di non spegnere i riscaldamenti e, ove si riscontrino criticità, di lasciare sempre una minima quantità d'acqua circolante negli impianti ad evitare il congelamento delle tubature. Le coibentazioni recentemente effettuate sulle Sae sono appunto finalizzate ad evitare inconvenienti di questo tipo; ogni interruzione dell'afflusso idrico deve essere tempestivamente segnalata ai numeri d'emergenza, per consentire l'intervento della task force appositamente allertata".

Non tutti, però, condividono allarmismo e proteste.

Martina Petrucci, sempre da Arquata, dice di "non aver avuto nessun problema con la neve". "Mi hanno detto che almeno sono calde", ha detto invece il vicesindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), Michele Franchi.

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