Busto Arsizio, dopo lite sudamericana accoltella compagno magrebino

Stando ai racconti dei vicini, la coppia aveva problemi da tempo e non era raro sentirli litigare animatamente: alla base dei litigi un forte sentimento di gelosia manifestato da entrambi. Martedì sera, durante l'ennesimo scontro, la 30enne ha perso il controllo e si è scagliata contro il giovane

Busto Arsizio, dopo lite sudamericana accoltella compagno magrebino

Arriva da Busto Arsizio (provincia di Varese) la notizia dell'ennesimo caso di violenza commesso fra le mure domestiche. Stavolta a farne le spese è un marocchino di 23 anni, aggredito dalla propria compagna che, in preda ad una cieca furia, è arrivata ad accoltellarlo numerose volte prima di fermarsi. Trovato in gravi condizioni, il nordafricano si trova tuttora ricoverato in ospedale, mentre gli inquirenti sono impegnati nelle indagini per risalire alle esatte dinamiche della vicenda.

I fatti, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si sono verificati durante la serata dello scorso martedì 17 marzo, intorno alle ore 19:00. Ancora ignote le ragioni alla base del violento raptus della donna, una ecuadoriana di 30 anni. Al termine di una furiosa lite, testimoniata anche da alcuni vicini, quest'ultima ha impugnato un coltello e si è avventata sul giovane compagno, colpendolo con almeno 10 coltellate. Una furia inaudita, al termine della quale il mabrebino è rimasto steso a terra coperto di sangue.

Sono stati i vicini di casa, spaventati dal trambusto e dalle urla, a dare per primi l'allarme, chiedendo l'immediato intervento delle forze dell'ordine locali. In via Gubbio si sono dunque precipitati gli agenti del comando di via Molini Marzoli di Busto Arsizio, che hanno subito chiesto di entrare all'interno dell'abitazione. Fermata prima che potesse tornare ad infierire sul 23enne, la sudamerica è stata immediatamente arrestata. Il magrebino, trovato in gravi condizioni, è stato invece affidato alle cure dei sanitari del 118, che lo hanno trasportato in ambulanza in ospedale. Assistito dal personale medico, il nordafricano si trova ancora ricoverato, anche se non dovrebbe trovarsi in pericolo di vita.

Quanto alla 30enne, finita in centrale, quest'ultima ha dichiarato di avere agito per legittima difesa. "Mi stava picchiando, ho preso il coltello per difendermi", avrebbe infatti raccontato agli inquirenti, come riportato da "Prealpina".

Prosegue dunque l'attività investigativa, fondamentale per risalire alle reali responsabilità di entrambi i componenti della coppia. Stando a quanto raccontato dai vicini di casa, i due avevano da tempo dei problemi, e non era insolito sentirli litigare. Sembra che alla base dei numerosi litigi ci fosse un forte sentimento di gelosia, provato sia dal 23enne che dalla 30enne.

Altro motivo di discussione, la differenza di età.

Tutto è ancora da chiarire. A guidare le indagini, il pubblico ministero Massimo De Filippo, ed il procuratore Nadia Calcaterra. La sudamericana potrebbe essere accusata del reato di tentato omicidio.

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