Cagliari, agenti pestati con calci e pugni. Arrestato pakistano irregolare

Travolti dalla furia dello straniero, alcuni agenti sono rimasti feriti. Denuncia dei sindacati Sap e Silp Cgil: “Oggi i colleghi non hanno strumenti che possano evitare gli scontri fisici diretti come il taser e ciò ci pare davvero assurdo. Serve un urgente cambio di rotta”

Cagliari, agenti pestati con calci e pugni. Arrestato pakistano irregolare

È finito in manette un cittadino straniero che, nella mattinata di ieri, ha letteralmente seminato il panico all’interno dell’aereostazione di Cagliari-Elmas. Protagonista della vicenda un pakistano di 28 anni, trovato in possesso di documenti irregolari al momento dei controlli. Fermato dagli agenti della Polaria, l’extracomunitario ha subito dato in escandescenze, pretendendo di salire comunque a bordo di un aereo diretto a Parigi.

Determinato a imbarcarsi ad ogni costo, si è rivoltato come una furia contro i poliziotti, che sono stati aggrediti con calci e pugni. In breve in aereoporto si è scatenata una violenta colluttazione, dinanzi agli occhi terrorizzati degli altri passeggeri. In quegli attimi concitati alcuni agenti sono rimasti feriti. Uno in particolare, preso a testate, ha riportato la frattuta del setto nasale ed ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Lo scontro è infine volto a favore dei poliziotti, che sono riusciti a immobilizzare il pakistano e a far scattare le manette ai suoi polsi. Testimone diretto dell’accaduto lo stesso capo della polizia Franco Gabrielli, arrivato nel territorio sardo per prendere parte a un’iniziativa promossa da una scuola di Sinnai.

Messaggi di solidarietà nei confronti degli agenti della Polaria da parte dei sindacalisti Luca Agati (Sap Cagliari) e Valerio Caddeu (Silp Cgil Cagliari), entrambi amareggiati per l’ennesimo episodio di violenza perpetrato ai danni dei rappresentanti delle forze dell’ordine. “L'aggressione riaccende i riflettori sulle preoccupanti carenze che affliggono la polizia di Stato alla luce dei sempre più ravvicinati eventi che vedono come vittime i poliziotti, esposti alle attività senza le dovute garanzie funzionali. Oggi i colleghi non hanno strumenti che possano evitare gli scontri fisici diretti come il taser e ciò ci pare davvero assurdo.

Serve un urgente cambio di rotta e non smetteremo di batterci in tal senso”. Questo il loro comunicato, riportato da “L’Unione Sarda”. Il 28enne pakistano, accusato di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, si trova ora dietro le sbarre.

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